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Cronaca Desio

All'ospedale di Desio arriva l’attività di elettrofisiologia interventistica

Già trenta le procedure realizzate

All'ospedale di Desio grazie a un nuovo sistema tecnologico adeguato ha preso il via l'attività di elettrofisiologia interventistica che si aggiunge alla consolidata esperienza relativa all’elettrostimolazione tradizionale. L’elettrofisiologia interventistica consente la “terapia chirurgica” delle aritmie attraverso tecniche di ablazione eseguite attraverso cateteri che utilizzano metodi diversi (radiofrequenza, crioablazione etc).

Le aritmie sono anomalie del ritmo cardiaco che, se non trattate, spiega Felice Achilli Primario della struttura, “possono portare allo scompenso, al peggioramento della funzione ventricolare, all’aumento del rischio di ospedalizzazione della patologia, oltre a determinare il rischio di ictus ed eventi ischemici cerebrali, spesso associati all’aritmia stessa”. L’avvio della nuova attività ha comportato la formazione del personale medico-infermieristico e, soprattutto, una selezione della casistica da sottoporre ad intervento. Ad oggi le procedure elettrofisiologiche sono state una trentina, con una quarantina di pazienti in attesa di trattamento. Il team comprende 4 medici (Donatella Ruggiero, Salvatore Andrea Romano, Patrizia Bertocchi, Giulia Balestri), con la collaborazione e il supporto di sette infermieri impegnati anche in emodinamica. “Per ora si è intervenuti solo sulle aritmie sopraventricolari che rappresentano la casistica principale fra la popolazione”, racconta Donatella Ruggiero. Il più giovane paziente tra quelli trattati sino ad oggi, è stato un uomo di trent’anni, il più anziano 75. “Con l’avvio dell’attività di elettrofisiologia interventistica la Cardiologia di Desio – aggiunge Achilli – completa l’offerta di terapie, oggi ritenute efficaci e risolutive, in ambito aritmologico e consente un salto di qualità culturale e professionale non indifferente”.

Che cos'è la fibrillazione atriale

La Fibrillazione Atriale è una condizione patologica caratterizzata da un battito cardiaco irregolare che si accompagna a manifestazioni cliniche di varia entità. Sebbene la presenza di una Fibrillazione Atriale non venga considerata pericolosa in sé all’esordio, la condizione può aggravarsi e provocare stati patologici secondari, tra cui i più pericolosi sono gli ictus generati dalla formazione di trombi. Risulta quindi fondamentale impostare una terapia anticoagulante che sia efficace e condivisa tra medico di riferimento e specialista; il monitoraggio del paziente è inoltre necessario per valutare lo stato di avanzamento della condizione e l’eventuale insorgenza di condizioni patologiche secondari. In alcuni casi anche la terapia chirurgica ablativa è un mezzo importantissimo, in questo evento si affronteranno questi temi per dare le risposte più innovative su queste tematiche. Su questi temi si terrà, il prossimo 17 marzo, un incontro tra specialisti cardiologi dell’Ospedale di Desio e medici di famiglia del territorio. E’ il primo di una serie di momenti di aggiornamento su tematiche patologiche ricorrenti tra Medici di Medicina Generale e specialisti.

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