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Cronaca Lentate sul Seveso

Abusi sessuali e botte sulla piccola Sharon, ergastolo per l'ex compagno della madre

La condanna in primo grado

Gabriel Robert Marincat, il 26enne residente a Lentate sul Seveso, accusato di aver abusato, picchiato e ucciso di botte Sharon, la bimba di 18 mesi della sua compagna, è stato condannato all'ergastolo in primo grado. Non è stata accolta la versione della difesa per cui l'omicidio della bimba di due anni a Cabiate (Como) fosse stato preterintenzionale. Il 26enne era stato arrestato con l'accusa di aver prima abusato e violentato e poi ucciso la figlia della sua compagna. Accolta quindi la richiesta del Pm Pavan che ha portato avanti l'accusa di omicidio volontario. 

L'omicidio e l'arresto

La chiamata con la richiesta di soccorso dall'abitazione di Cabiate era partita alle 18.30 dell'11 gennaio 2021. La prima versione fornita dall'uomo che poi sarà condannato per omicidio, era stata quella che la bimba stava giocando in casa e per sbaglio aveva fatto cadere la stufetta che le si era rovesciata addosso. I soccorsi intervennero prontamente tentando di rianimare la piccola che fu portata con l'elisoccorso all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Qui perse la vita. Dopo pochi giorni emerse un'alta verità: Sharon era morta per mano del compagno della madre che aveva anche abusato sessualmente di lei. 

Quel pomeriggio Sharon era sola con il ragazzo nell'abitazione di Cabiate dove il 25enne si era stabilito da pochi mesi, iniziando la convivenza con la madre della bambina che mentre la piccola perdeva conoscenza senza essere tempestivamente soccorsa era al lavoro in un bar a Cesano Maderno. La prima ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la nonna della piccola che è arrivata nell'appartamento dopo due ore circa dal presunto incidente in cui la bimba avrebbe urtato una stufetta che cadendo l'avrebbe colpita. 

Quando è arrivata in casa ha visto la nipote priva di sensi, con la maglietta con tracce di vomito e ha invitato il 25enne a chiamare il 118. Nello stesso pomeriggio poi tra la madre di Sharon e l'uomo ci sarebbero stati dei messaggi in cui la donna avrebbe chiesto spiegazioni riguardo a una ferita sul labbro della piccola che il 25enne avrebbe cercato di giustificare in maniera confusa, spiegando che era caduta e che aveva sbattuto forse sul pavimento, forse contro un mobiletto. Parole e dichiarazioni queste che non coincidono con le prime risultanze emerse dall'autopsia eseguita sul corpo della piccola e che ora sembrano raccontare tutta un'altra "verità", tragica e terribile.

Gabriel Robert Marincat venne arrestato il 23 gennaio e nel confessare i fatti disse: "Sì, ho abusato di lei poi l'ho picchiata fino ad ucciderla"

La lettera della madre per la sua bambina

La comunità di Cabiate fu scossa profondamente dalla vicenda e la madre, durante il funerale, affidò il suo dolore ad una lettera (qui il testo). Ora è arrivata la condanna con una snetenza di primo grado all'ergastolo.

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