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Cronaca

Espulsioni, in pochi giorni 13 cittadini irregolari allontanati a Monza e in Brianza

Gli interventi

Tredici espulsioni in una settimana. Non si ferma l'attività di verifica in materia di immigrazione della questura di Monza in collaborazione con la prefettura. Nel corso dell’ultima settimana infatti l’attività espulsiva dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza è stata particolarmente intensa: il prefetto di Monza e della Brianza ha disposto ben 13 provvedimenti espulsivi nei confronti di cittadini stranieri irregolari sul territorio nazionale, che il questore ha eseguito con diverse modalità. 

Nella giornata di giovedì, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura ha eseguito l’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Torino di un cittadino marocchino irregolare sul territorio nazionale. Il ragazzo, giunto in Italia ancora minorenne nel 2017, si è reso da subito colpevole di diversi reati. In particolare, lo stesso veniva denunciato da personale della comunità ove era stato accolto per percosse, maltrattamenti e danneggiamento. Nel 2019 gli veniva rifiutato il rilascio del permesso di soggiorno da parte del Questore di Torino in quanto lo stesso non ha mai intrapreso un percorso di integrazione sociale e lavorativa.

Nei giorni scorsi era stato sorpreso dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Vimercate in forte stato di agitazione verosimilmente per l’uso di sostanze stupefacenti e, dopo le prime cure prestate presso l’Ospedale di Vimercate,  lo hanno accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della questura dove sono state avviate le pratiche e i trasferimento per il definitivo allontanamento dal territorio italiano.

Un cittadino nigeriano, coinvolto in una lite con un connazionale, è stato accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo. Un cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale dal 1997, veniva accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione dai Carabinieri della Compagnia di Seregno, intervenuti a seguito di segnalazione di un sinistro stradale che aveva visto lo straniero finire contro il cancello carraio di un’abitazione. All’atto del controllo, lo stesso veniva riscontrato positivo all’alcoltest e, a seguito di ulteriori approfondimenti svolti dai militari dell’Arma, emergevano a suo carico diversi precedenti penali e il decreto di espulsione dal territorio dello Stato emesso dall’Ufficio di Sorveglianza come misura di sicurezza.

In particolare, l'uomo risultava essere stato condannato alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Il Tribunale di Sorveglianza ha ritenuto sussistente la pericolosità sociale del cittadino marocchino, sia per la gravità della condanna inflitta sia per la presenza di condanne pregresse per reati analoghi, che denotano l’inserimento dello stesso in un contesto criminale di indubbio spessore dedito allo spaccio di stupefacenti., motivo per cui lo stesso è stato accompagnato presso il C.P.R. di Torino.

Due cittadini albanesi, irregolari sul territorio nazionale, sono stati invece colpiti dalla misura alternativa al trattenimento presso il C.P.R. con conseguente obbligo di firma presso la Questura.  

Dieci allontanamenti in pochi giorni

Altri dieci cittadini stranieri, di diverse nazionalità, sono stati colpiti dall’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale, non essendo provvisti di un documento di identificazione che ne consentisse l’immediato allontanamento dall’Italia. Fra questi, un cittadino di origine marocchina con precedenti di polizia per violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento; un cittadino gambiano con numerosi alias, denunciato per furto e ricettazione, che era stato fermato dalla polizia ferroviaria mentre percorreva a piedi la linea ferroviaria Milano – Chiasso; un cittadino egiziano con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio colpito dal divieto di dimora nella provincia di Monza e della Brianza disposto dal G.U.P. di Monza; un cittadino algerino resosi colpevole di furto e ricettazione; un cittadino cubano che aveva commesso numerosi furti in esercizi commerciali; un cittadino marocchino colpevole di atti persecutori nei confronti della compagna, di reati in materia di stupefacenti per i quali era stato condannato a 3 anni di reclusione dal Tribunale di Torino, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

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