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La denuncia / Regina Pacis / Via Timavo

"A Monza la legalità è stata sconfitta"

La denuncia dei residenti di via Timavo

Il tribunale di Monza ha detto no al sequestro preventivo dell'area di via Timavo occupata dal centro sociale Foa Boccaccio. Niente 'sfratto' per i militanti che, comunque, restano all'erta in previsione di un possibile sgombero.Intanto montano le proteste dei residenti di via Timavo che dal luglio 2021 - da quando cioè l'area dell'ex deposito degli autobus è stata occupata - denunciano una situazione di illegalità e di quieto vivere. Soprattutto in occasione degli eventi che vengono regolarmente organizzati nel fine settimana.

I residenti da un anno e mezzo non smettono di far sentire la loro voce. "Ma ad oggi senza successo, visto che anche il tribunale di Monza ha  dato ragione all'occupazione abusiva del Foa - racconta un residente a MonzaToday -. Abbiamo inviato e continuiamo a inviare email e pec alle istituzioni: comune, provincia, regione, governo, ministeri. Ma anche alla prefettura di Monza, ai vigili e alle forze dell'ordine. Ma nulla: nessuno interviene, nessuno sgombera e non solo dobbiamo continuare a vivere davanti a un'evidente illegalità, ma il problema è che non riusciamo neppure più a vivere. Quando vengono organizzati eventi è il caos: traffico, schiamazzi, immondizia fuori casa. Un grazie però va all'assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia che ci sta dimostrando il suo impegno e la sua vicinanza. Ma a quanto pare tutto questo non basta". 

I residenti sono delusi e sconfortati e dopo la decisione del tribunale hanno deciso di dire la loro. Hanno inviato un'email non solo alla redazione di MonzaToday ma anche alla premier Giorgia Meloni chiedendo un intervento. "Siamo i residenti di via Timavo a Monza - si legge nella lettera -intendiamo esternare la nostra estrema frustrazione per l’ennesima 'sconfitta' della legalità nei confronti del centro sociale Foa Boccaccio il quale, da circa un anno e mezzo, occupa illegalmente lo stabile privato e pericolante sito al civico 12. Organizzano raduni abusivi, con vendita di cibo e alcolici, e disturbo della quiete pubblica". In occasione di questi eventi i residenti lamentano la presenza per la strada di persone in evidente alterazione psicofisica, la presenza di cani di grossa taglia che non vengono tenuti correttamente, oltre all'utilizzo della via come vespasiano a cielo aperto.

"Con rinnovata amarezza - proseguono - abbiamo appreso che il Tribunale del Riesame ha negato il sequestro dell’area in cui il centro sociale vive e organizza impunemente eventi da luglio 2021 sostenendo che la soluzione al problema sia raggiungibile tramite uno sgombero. Sgombero che ancora, dopo mesi e mesi di agonia vissuta dai cittadini monzesi, non è stato eseguito". I cittadini non si sono mai arresi. "Ogni volta che ci sono raduni o eventi noi avvisiamo subito le forze dell'ordine - concludono -. Che cosa si aspetta a sgomberare l'area?". 

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