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Cronaca

Violenta la ex fidanzata e le ruba il cellulare: arrestato

La donna lo aveva incontrato per chiudere definitivamente la relazione

Quella relazione era diventata tossica e la donna aveva deciso di interromperla. Ma lui non si sarebbe arreso e dopo quell’incontro finale l’avrebbe violentata e il giorno dopo le avrebbe rubato lo smartphone. Ancora violenza sulle donne in Brianza. Nella mattinata di lunedì 19 giugno gli uomini della questura di Monza hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere a carico di un uomo residente a Monza e originario della provincia di Caserta gravemente indiziato di essere l’autore dei reati di violenza sessuale e rapina ai danni della ex fidanzata.

Ieri mattina gli agenti della Volante di Monza si sono precipitati in un bar dove una donna era appena stata rapinata e le avevano portato via il telefonino. Dalle  prime informazioni raccolte dalla vittima e da alcuni testimoni, i poliziotti hanno iniziato a ricostruire la vicenda scoprendo che il telefonino le sarebbe stato portato via dall’ex fidanzato il quale, alcuni giorni prima, l’avrebbe violentata. Secondo quanto raccolto dagli investigatori l’uomo sarebbe entrato nel bar dove la ex compagna tutte le mattine andava a prendere il caffè e l’avrebbe minacciata di consegnargli lo smartphone, altrimenti sarebbe andato in auto a prendere la pistola e avrebbe compiuto una strage.

Gli agenti della questura, rintracciato l’uomo, hanno effettuato le perquisizioni del caso, sia nell’auto che in casa senza però trovare armi. In casa hanno però trovato della droga. La donna si è poi recata in questura per sporgere formale querela nei confronti dell’ex. Ha spiegato che quando si era incontrata con l’uomo per chiudere definitivamente la relazione, gli aveva consegnato alcuni effetti personali e a quel punto l’uomo l’avrebbe minacciata e poi violentata. Successivamente il presunto aggressore ieri mattina si sarebbe recato nel bar frequentato dalla donna e l’avrebbe minacciata di consegnargli lo smartphone per “ripulirlo” da eventuali messaggi che la donna avrebbe inviato per denunciare l’aggressore.

Posta, dunque, la gravità dei comportamenti tenuti dall’uomo e, nel caso di specie, data l’indole violenta manifestata, al termine dell’attività d’indagine compiuta da personale della Squadra Mobile, coordinato dalla Procura della Repubblica di Monza, che ha consentito di acquisire gli indizi necessari a delineare il quadro probatorio, il Tribunale di Monza ha emesso lo specifico provvedimento di custodia cautelare in carcere cui è stata data esecuzione

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