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Cronaca

Presenta il suo libro on line: una valanga di insulti, bestemmie e svastiche

Nicolò Cafagna, giornalista e scrittore diversamente abile, vittima di Zoombombing. L'incursione durante una serata letteraria. Immediata la denuncia ai carabinieri

Mentre stava presentando  il suo libro a una platea “virtuale” di spettatori collegati sulla piattaforma Zoom,  improvvisamente sullo schermo appaiono svastiche, frasi offensive nei confronti delle donne, bestemmie, frasi che inneggiavano a Hitler e all’Isis. Una serata letteraria che Nicolò Cafagna certamente non dimenticherà.

Cafagna vittima di Zoombombing

Il giornalista e scrittore monzese, affetto dalla sindrome di Duchenne, è rimasto senza parole di fronte a quell’incursione (che in gergo si chiama Zoombombing, cioè intrusioni da parte di troll durante le chiamate in videoconferenza) che ha costretto l’interruzione dell’evento. Il fatto è accaduto il 15 aprile quando lo scrittore era collegato on line per la presentazione del suo libro “Diverso da chi? Storie a rotelle e ironia senza freni”. L’evento era stato organizzato dall’associazione culturale Piero Gatti di Albiate e pubblicizzata sui social.

"Un'invasione di parolacce, svastiche e bestemmie"

“Tutto è filato liscio fino a quando, intorno alle 21.50, è iniziata l'irruzione – racconta a MonzaToday Nicolò Cafagna, attraverso la voce della sorella Federica -. Non ci capacitavamo di quello che stava succedendo. Improvvisamente hanno iniziato a entrare sulla piattaforma utenti che inveivano contro tutto e tutti. Parolacce, epiteti impronunciabili contro le donne, disegni osceni, svastiche, bestemmie, scritte inneggianti al fascismo, a Hitler e all’Isis”. Difficile fermare quella che ormai era uno tusnami di insulti e parolacce. “Più cercavamo di elimanarli dalla chat, più aumentavano – spiega -. Alla fine, a malincuore, abbiamo dovuto interrompere la serata”.

La denuncia ai carabinieri

Profondo lo sconforto dello scrittore monzese. “Quanto è accaduto è quello che succede quando la noia si incontra con l’ignoranza e la stupidità – prosegue Cafagna -. Io proseguirò nelle mie attività virtuali di divulgazione del mio libro; cerco di prenderla con filosofia: ormai non mi faccio mancare più nulla”. Intanto l’associazione culturale Piero Gatti ha presentato una denuncia ai carabinieri. “Abbiamo scoperto che da marzo dell’anno scorso sono in aumenti episodi di irruzioni virtuali, soprattutto durante le lezioni di didattica a distanza – aggiunge Nicolò -. Questi gruppi si organizzano su Telegram e poi scelgono un evento dove entrare e generare caos”. 

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