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In aula

A Monza il processo per l'omicidio di Sofia Castelli: richiesta la perizia psichiatrica per l'ex fidanzato

Nel tribunale cittadino il giovane è accusato di omicidio aggravato per aver accoltellato e ucciso l'ex fidanzata nel sonno

Si è aperto oggi nel Tribunale di Monza il processo contro Zakaria Atqaoui reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Sofia Castelli a Cologno Monzese. L’avvocato di Atqaoui, Vainer Burani, subentrato alla collega Marie Louise Mozzarini che ha rinunciato al caso, ha chiesto la perizia psichiatrica per il suo assistito, secondo quanto specificaToday. La corte d’assise di Monza ha accolto le richieste di costituzione di parte civile da parte della famiglia di Sofia e di Aurora Fiameni, amica della vittima che dormiva nella stanza accanto quando è stata uccisa. Stesso responso per la richiesta pervenuta dall’associazione “Casa delle donne maltrattate di Milano”.

"Vuole chiedere scusa per quanto successo. È un ragazzo in una condizione psicologica difficilmente spiegabile", ha detto il legale dell'imputato a margine della prima udienza. È possibile che nella prossima udienza l'imputato renda dichiarazioni spontanee: "Nelle quattro o cinque volte che l'ho visto è scoppiato a piangere solo una volta, però era pentito - ha spiegato Vainer Burani -, si è reso conto molto tempo dopo di quello che è successo e di quello che ha fatto".

Secondo l'avvocato, il delitto è un "fatto abnorme che presuppone di valutare qual era lo stato d'animo di Atqaoui e la capacità di intendere e di determinarsi, non fosse altro per la contestazione che gli fanno sulla premeditazione". Per Burani "anche su questo c'è necessità di capire e solo la perizia ci può aiutare a capire". La perizia psichiatrica, quindi, secondo il legale è necessaria per "capire lo stato d'animo di Atqoui in tutta questa vicenda, più che un esame dei testimoni che potrebbero dire solo quello che hanno visto".

Il caso risale al 29 luglio scorso. Zakaria Atqaoui e Sofia Castelli avevano avuto una relazione, lui era stato ospitato a lungo dalla famiglia di lei. Poi la fine della relazione, che Atqaoui non aveva mai accettato. Quella notte Sofia era andata in discoteca con l’amica e a fine serata entrambe erano andate a dormire a casa Castelli.

Ma Atqaoui si era nascosto nell’armadio di Sofia, per poi uscire quando le due ragazze si erano addormentate e uccidere l’ex ragazza a coltellate. Il giovane ha, poi, confessato alle forze dell’ordine: “Ho ucciso una ragazza”. L’accusa è quella di omicidio aggravato. La prossima udienza si terrà il 1° marzo.

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