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In questura poliziotti "speciali" per un giorno

Un'esperienza indimenticabile quella vissuta dai giovani dell'associazione "Capirsi Down Monza"

I ragazzi dell’associazione “Capirsi Down Monza” certamente non dimenticheranno quella trasferta in questura. Occhi sgranati, emozione, attenzione, interesse e tanta curiosità quella dimostrata dai giovani brianzoli che – in occasione della Giornata mondiale sulla sindrome di Down che si è celebrata il 21 marzo – hanno fatto visita agli uomini e alle donne della questura brianzola. Un incontro formativo sul tema dell’uso consapevole di Internet e dei nuovi strumenti di comunicazione usati dai giovani, nonché sulle regole di sicurezza in strada e in stazione. Ma anche (e soprattutto) per far conoscere il mondo della polizia di Stato e in particolare quello della Scientifica con la prova della rilevazione delle impronte digitali.

L’incontro si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo nella sala conferenze della questura. I ragazzi sono stati guidati in un percorso tematico e interattivo relativo ai principali pericoli e alle più frequenti insidie della rete, nonché alle più efficaci cautele e agli strumenti di tutela attivabili in caso di necessità, al fine di rendere la loro esperienza “on line” il più sicura e gratificante possibile evitando di cadere in raggiri che potrebbero rivelarsi anche molto pericolosi per la loro incolumità. 

I ragazzi hanno poi avuto modo di conoscere l’attività svolta dalla polizia Scientifica, da quella Stradale e da quella Ferroviaria.I poliziotti della Scientifica, dopo aver raccontato di cosa si occupano, hanno ricreato una situazione reale, dando la possibilità ai giovani ospiti di calarsi nei loro panni e di utilizzare i loro strumenti. Una ragazza, dopo aver indossato la tuta bianca della Polizia Scientifica, ha rilevato un’impronta ed ha potuto conservare l’esito del suo lavoro per portarlo a casa come ricordo. La Polstrada ha spiegato, in maniera giocosa e interattiva, i principali segnali stradali e ha  simulato le possibili situazioni nelle quali i ragazzi potrebbero ritrovarsi, spiegando come comportarsi per tutelare la loro incolumità e per mettersi in contatto con le forze dell’ordine. E infine c’è chi è salito sulla pantera e ha visitato anche la centrale operativa comunicando, via radio, con gli agenti in servizio sulle strade cittadine.

“L’iniziativa mira a rimarcare la vicinanza della polizia di Stato ai cittadini e ai loro bisogni – riferiscono dalla questura - rafforzando il senso di inclusione, prossimità e solidarietà che ogni giorno i poliziotti e le poliziotte tentano di trasmettere al prossimo, ergendosi a scudo protettivo soprattutto nei confronti delle persone più esposte ai rischi negli ambienti (virtuali e fisici) che quotidianamente frequentano”.

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