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Cronaca

Il baby rapinatore che con la pistola in pugno ha colpito tre volte in pochi giorni

Un market, un bar e una tabaccheria nel mirino di un 17enne ora fermato dai carabinieri di Monza

Pistola in pugno, volto coperto e cappuccio in testa. Passo sicuro e voce ferma: "Dammi i soldi". Poche parole e colpi veloci così come repentina era la fuga con i soldi al seguito, tra le strade della città, a piedi, cercando di evitare le telecamere di sicurezza posizionate lungo il cammino. Sono almeno tre le rapine commesse dal baby rapinatore di 17 anni fermato a Monza dai carabinieri e ora raggiunto da una ordinanza di applicazione di misura cautelare del collocamento in comunità emessa dall'Ufficio Gip del Tribunale dei Minorenni. 

Una famiglia "normale" alle spalle, nessun precedente penale e una vita che apparentemente scorreva tranquilla, come quella di un qualsiasi adolescente tra scuola e amici. A finire nel mirino del ragazzino sono stai un minimarket monzese, una farmacia e una tabaccheria. 

Tre rapine in pochi giorni

Rapine veloci, commesse all'orario di chiusura, nel tardo pomeriggio, quando le casse degli esercizi erano presumibilmente piene e lo stesso abbigliamento, forse per "firmare" i colpi: abiti sportivi, cappuccio e giubbino. E in mano una pistola, puntata dritta contro le vittime che minacciava per farsi consegnare l'incasso. A ricevere la "visita" del baby rapinatore sono stati il minimarket di via Rota, la farmacia in via Sant'Albino e la tabaccheria di via Borsa. La prima rapina risale al 14 ottobre e a distanza di cinque giorni il 17enne monzese è tornato a colpire il 21 ottobre e infine il 30. E pochi giorni dopo, a inizio novembre, è stato fermato fuori da un bar a Cederna dove era in compagnia di alcuni amici, individuato dai militari della compagnia di Monza nell'ambito di un servizio anti-rapina e riconosciuto proprio perché indossava gli stessi abiti con cui aveva svaligiato tre attività. 

VIDEO | Baby rapinatore in azione 

Nessuna traccia a casa dell'arma usata per i colpi e impugnata per minacciare le vittime: una pistola giocattolo secondo quanto riferito dal minorenne che è stato trovato anche in possesso di una somma di denaro contante di cui non è riuscito a giustificare la provenienza e che non gli era stata consegnata dai genitori. Una parte, forse, di quel bottino di quasi duemila euro messo insieme con le tre rapine. 

Al bar con gli stessi abiti delle rapine

Le indagini dei carabinieri di Monza guidati dal maggiore Emanuele d'Onofri sono iniziate subito e per individuare il ragazzo sono state passate al setaccio tutte le riprese delle telecamere del circuito di sicurezza delle attività commerciali e le immagini immortalate dagli occhi elettronici posizionati in strada che il 17enne in più occasioni, spostandosi per la città dopo i colpi, aveva avuto cura di evitare.

L'intensificazione dei servizi anti-rapina in orario pomeridiano ha permesso ai militari di individuare casualmente il giovane proprio nei pressi di un bar grazie all'abbigliamento. Sulle motivazioni che lo avrebbero portato a rapinare le tre attività non ha fornito spiegazioni e proseguono gli accertamenti degli inquirenti per far luce su questo aspetto. 

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