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L'iniziativa

Il cuore grande (come l'appetito) dei monzesi: successo record per i risotti contro la Sla in piazza

Sono stati quasi tremila i piatti di risotto preparati e serviti in una giornata dai volontari dell'associazione "Ti do una mano onlus"

Quasi tremila risotti preparati e serviti. "Un successone". Così Lele Duse, il presidente della onlus "Ti do una mano" ha commentato la serata di sabato 7 ottobre, con la risottata benefica per la raccolta di fondi per promuovere la cura, l’assistenza e la ricerca sulla SLA, la patologia che rende immobili nel fisico lasciando inalterate le funzioni della mente, organizzata in piazza a Monza.

Un'edizione con numeri da record: 2.870 risotti,183 tortini di riso e 135 assaggi di Amaro di Monza. Un successo di gusto e sapori ma anche di generosità perchè ai piatti e agli assaggi si sono accompagnate anche numerose donazioni. E proprio l'amaro di Monza, il riscoperto "Barbison" era il protagonista della serata. Insieme al risotto con la luganega, risotto giallo con midollo, risotto all’aglio orsino (aglio selvatico) si poteva trovare anche questa ricetta inedita che è stato possibile assaggiare proprio nel cuore della città, sotto l'Arengario, in occasione di "Un sorRiso contro la Sla". E a mettere a punto la ricetta è stato lo stesso presidente dell'associazione Lele Duse insieme agli infaticabili volontari che per una giornata hanno cucinato per tutti. 

Il gusto delicato dell'asparago unito alla cremosità avvolgente del gorgonzola che si sposa, in un abbinamento inusuale e perfetto, con l'amaro di Monza. Note di menta piperita, radice di liquirizia, rabarbaro, cardamomo e china nel piatto insieme al gusto della tradizione. Sono questi i sentori che hanno caratterizzato il  risotto al Bàrbison, il liquore made in Monza nato dalla riscoperta dell'antica ricetta di Ugo Cirla, il fondatore della storica drogheria nel centro della città di Teodolinda oggi portata avanti dalle figlie Michela e Beatrice.

La ricetta del risotto all'amaro di Monza

"Cercare la ricetta per preparare il risotto all'amaro di Monza è stata una sfida" aveva spiegato a MonzaToday Lele Duse, presidente della onlus "Ti do una mano", nata a Monza nel 2004 che da allora, crescendo sempre più, ha sempre onorato la mission di aiutare le persone e i bambini con fragilità. "Abbiamo fatto ben sette prove perchè trovare l'abbinamento giusto è difficile. Alla fine abbiamo messo a punto una ricetta che prevede anche gli asparagi e il gorgonzola per bilanciare i sapori e compensarli". L'idea di creare il "risotto della buonanotte", così chiamano la preparazione serale della manifestazione, con l'amaro di Monza è arrivata direttamente dalla drogheria Cirla che dopo aver riscoperto la tradizionale ricetta lo ha messo in commercio. "Nelle passate edizioni abbiamo cucinato il risotto alla camomilla, il risotto whisky, alla grappa - che è stato un successo - e quest'anno abbiamo raccolto la sfida dell'amaro di Monza" ha spiegato Duse che da mesi si riunisce insieme ai volontari per mettere a punto la ricetta ideale. "Il risotto possono anche saperlo fare tutti ma un conto è cucinarlo per pochi, un altro paio di maniche è farlo per tremila persone. Dobbiamo testare le ricette e le dosi perchè il nostro intento è di non avanzare e buttare via nulla". Sabato in piazza a Monza sono state impegnate una novantina di persone - tutti volontari - che si sono messe all'opera per cucinare risotti per una buona causa. 

L'evento infatti, giunto ormai alla sua ottava edizione è stato organizzato a scopo benefico: il ricavato è stato destinato in favore del Centro Clinico Nemo e del Progetto SLAncio.

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