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Cronaca

A dieci anni dal trapianto di mani (unico in Italia) Carla può accarezzare i suoi nipotini: "Ora tocco la vita"

Sono passati dieci anni dal primo doppio trapianto di mani effettuato in Italia, rimasto ancora un unicum: Carla Mari raccconta la sua esperienza

Era il 12 ottobre 2010 quando Carla Mari, vittima di un'infezione, si è vista trapiantare entrambe le mani nel corso di un intervento unico in Italia.

La donna, tre anni prima, era stata vittima dei postumi di una sepsi generalizzata che aveva costretto i medici ad amputarle le mani. Grazie al gesto del donatore (e della sua famiglia), e grazie alle intuizioni del professor Andrea Biondi, è stata però sottoposta ad un delicato intervento chirurgico all'ospedale San Gerardo di Minza, che le ha consentito di riacquisire la completa funzionalità.

L'operazione è frutto di una geniale idea di Biondi, che ha cominciato diversi anni fa ad utilizzare cellule staminali mesenchimali autologhe preparate nel laboratorio Verri. Tali cellule non hanno mai avuto episodi di rigetto, e comportano una terapia di mantenimento mono farmaco sotto la soglia terapeutica.

“Oggi posso abbracciare, posso stringere mani, posso accarezzare i miei nipotini, posso toccare la vita. Tutto l’impegno, la fatica, e anche il dolore sono solo un ricordo del passato. Ogni azione quotidiana è diventata così normale che spesso anche i miei familiari dimenticano. Ci sarà sempre da parte mia una riconoscenza infinita per la famiglia che ha fatto in modo che io abbia potuto rinascere, e per tutta l’équipe medica che prima, durante e oggi mi ha seguita non solo, anzi mai, come una paziente, ma sempre in un modo così familiare e direi affettuoso, da farmi sempre sentire parte di un grande progetto, soprattutto umano” ha raccontato Carla Mari.

“L’elenco dei professionisti da ringraziare per questo bellissimo risultato è lungo, ma alcuni per il loro costante e prezioso lavoro devono essere menzionati. Il dott. Umberto Mazza e la dott.ssa Francesca Barile, che grazie al loro studio psicologico preparatorio e post- operatorio, che continua ancor oggi con Carla, hanno dato il benestare per il trapianto; la dott.ssa Maria Luisa Melzi con il dott. Pietro Enrico Pioltelli che hanno impostato e seguito i protocolli terapeutici, diminuendo sempre più i farmaci fino ad arrivare ad oggi ad un solo farmaco ed è l’unico caso al momento nel mondo in un trapianto bilaterale di mani; il dott. Giuseppe Gaipa e la dott.ssa Daniela Belotti per aver creduto nel progetto e aver preparato le cellule staminali autologhe. Infine Emilio Verri per aver creato il laboratorio Verri, realtà così importante e necessaria senza la quale non avremmo raggiunto questo importante risultato. Un traguardo per tutta la sanità lombarda” ha sottolinea il dott. Massimo Del Bene, direttore della Chirurgia plastica e della mano.

“Un successo per la sanità pubblica e un successo per la nostra azienda che dieci anni fa ha eseguito il doppio trapianto e che oggi brinda insieme a Carla per il risultato, dando una speranza a chi è ancora in attesa di un trapianto da donatore” ha concluso il Direttore Generale della Asst Monza Mario Alparone.

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