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Cronaca

Tre operai morti sul lavoro in un solo giorno

Tre morti tra ka Brianza, il milanese e Bagolino. Il giorno nero del lavoro

Dalle 8.41 alle 15.30, meno di sette ore. Poco più di 400 minuti per dire addio a tre uomini. Una vittima ogni 133 giri di lancette. Praticamente una ogni due ore, poco più. È il giovedì nero della Lombardia, teatro oggi di tre incidenti sul lavoro costati la vita a tre uomini. La scia di sangue è partita dal Milanese per poi allungarsi fino al Bresciano e alla Brianza. 

Il primo dramma si è consumato alle 8.41 in punto a Trezzano sul Naviglio. Lì a perdere la vita è stato il 25enne Ruman Abdul, cittadino del Bangladesh, una casa in zona Stadera a Milano. Era al suo primo giorno di lavoro - con un contratto ancora non registrato - alla Crocolux, un'azienda attiva dal 1973, specializzata nella produzione di borse e accessori in pelle e ora gestita da imprenditori cinesi. Sembra, stando ai primi accertamenti, che il 25enne stesse spostando insieme ad alcuni colleghi un macchinario in un magazzino della ditta. Improvvisamente, per cause ancora da accertare, proprio il macchinario lo ha schiacciato. Soccorso dai vigili del fuoco, che lo hanno "liberato", e dagli equipaggi del 118, il ragazzo è stato accompagnato in elicottero al pronto soccorso del Niguarda, dove qualche ora dopo i medici non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso. 

E proprio qualche ora dopo, alle 11.31, una nuova tragedia si è consumata a Bagolino, in provincia di Brescia. A farne le spese è stato un 33enne morto mentre tagliava alcuni alberi in località Cerreto. Secondo i primi accertamenti, stava lavorando per conto di una società che si occupa di potature. Travolto da un tronco, è deceduto praticamente sul colpo e a nulla è servito l'intervento dei sanitari del 118.

Quattro ore dopo, alle 15.30, un nuovo infortunio. Un nuovo morto. Teatro del dramma un cantiere a Macherio, in Brianza, in via Cavour. Un operaio di 62 anni, residente a Cantù, era al lavoro all'interno di un cantiere di ristrutturazione di una abitazione e in quel momento era occupato in alcune operazioni a ridosso di una piscina su cui erano stati installati alcuni pannelli sulla recinzione a una altezza di circa due metri. Forse per un malore o dopo aver perso l'equilibrio, il 62enne è caduto all'indietro, sbattendo la testa. Una caduta che non gli ha lasciato scampo: anche per lui non c'è stato nulla da fare. 

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