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Economia

L'azienda che punta sullo smart working e sulla qualità di vita dei dipendenti

Acsm Agam ha sottoscritto un accordo con i sindacati

Dopo il periodo di lavoro da remoto obbligato durante la pandemia, adesso Acsm Agam ha fatto dello smart working una delle sue caratteristiche ampliandolo al 43% dei dipendenti. È stato sottoscritto poco prima di Pasqua il nuovo accordo tra l'azienda e i sindacati, nell'organizzazione di questa nuova modalità lavorativa che, in realtà, Acsm Agam aveva in parte già abbracciato prima dell'inizio dell'emergenza sanitaria. 

"L’accordo è la testimonianza di un indirizzo preciso da parte della multiutility, - spiegano dall'azienda - rispetto alla centralità delle persone (qualità delle prestazioni, conciliazione vita-lavoro, benessere individuale ed organizzativo), all’importanza della trasformazione digitale e dell’innovazione, e non da ultimo al valore chiave della sostenibilità, Fra i benefici dello smart working c’è infatti anche la forte riduzione del traffico veicolare, con la conseguente riduzione delle emissioni atmosferiche ed impatto ambientale positivo nei vari territori in cui il gruppo opera. Acsm Agam, impegnataa fondo sull’applicazione di iniziative sostenibili a 360 gradi, sceglie di adottare e praticare in primis al proprio interno i principi della transizione energetica".

I lavoratori potranno organizzare dal 20 al 60 per cento del tempo di lavoro in modalità smart su base mensile o bimestrale. Inoltre in occasioni particolari i lavoratori potranno scegliere la sede del lavoro più vicina, anche se diversa da quella di appartenenza. 

"Acsm Agam ha iniziato da tempo a ragionare su un modello di lavoro innovativo, a misura di persona, sin dal 2019 - si legge nella nota dell'azienda -. Contemporaneamente alla prima esperienza pilota di smart working, il board aziendale ha avviato un programma di change management e sviluppo professionale denominato Integra, volto alla costruzione di un nuovo modello manageriale e all’integrazione delle realtà operanti nei diversi territori del neo costituito Gruppo. Tutto ciò in aggiunta al forte impulso dell’azienda alla trasformazione digitale, un’altra delle leve dello sviluppo sostenibilein coerenza con l’indirizzo del Piano industriale 2022-26".

"Tale spinta alla trasformazione - sottolinea Damiano Baccelloni responsabile delle risoerse umane - è stata accelerata in modo inaspettato dall’emergenza sanitaria, che ci ha spinto a sperimentare velocemente e diffusamente nuovi modelli organizzativi di lavoro, anche al fine di garantire la necessaria continuità di prestazione, doverosa per una realtà che eroga servizi essenziali come la nostra. Ciò che ci eravamo immaginati prima della pandemia si sta trasformando rapidamente in realtà e per questo abbiamo deciso di dare vita ad unnuovo programma, Cambiamo in Meglio, che ha l’obiettivo di accompagnare l’azienda verso una 'nuova normalità'. Un programma che, con un approccio olistico, affronta tutti gli aspetti principali del new ways of working, dal performance management alla formazione digitale, dalla revisione degli spazi aziendali alla robotizzazione dei processi, fino al potenziamento dei canali di comunicazione digitale e dei punti di contatto per la popolazione aziendale operativa, oltre ovviamente al nuovo modello di smart working". 

Il Gruppo Acsm Agam ha siglato con le organizzazioni sindacali il nuovo accordo di Smart Working. “Uno tra i più innovativi del settore - precisa l’amministratore delegato Paolo Soldani - in cui flessibilità e autonomia, fiducia e responsabilizzazione, benessere delle persone e sostenibilità costituiscono i pilastri fondanti di un nuovo modello organizzativo”.

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