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Benzina e carburanti

Bonus benzina da 200 euro prorogato fino a marzo: a chi spetta

Cos'è e come funziona il bonus benzina 2023 per un valore massimo di 200 euro

Prezzi trasparenti, tetto al prezzo della benzina e degli altri carburanti solo in autostrada e proroga del bonus benzina da 200 euro. Queste sono solo alcune delle principali misure inserite nel decreto approvato dal governo per far fronte al caro carburanti. Il bonus benzina da 200 euro potrà essere erogato fino a marzo 2023: come funziona e chi ne ha diritto? A spiegarlo è Today.it.

Rinnovato il bonus benzina da 200 euro

Tra le nuove misure decise dal Consiglio dei ministri per far fronte al caro benzina c’è la proroga del bonus benzina da 200 euro fino a marzo 2023. La proroga rientra in un decreto-legge che propone "disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi". Il Cdm ha deciso di rinnovare (su proposta del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti) il voucher da 200 euro per la benzina per il primo trimestre del 2023. I buoni benzina non possono essere assegnati a tutti, anche se non sono previsti limiti di reddito. Spetta solo ai lavoratori dipendenti del settore privato e fino ad un valore massimo di 200 euro.

Bonus benzina 2023: chi ne ha diritto

Per ottenere il bonus benzina 2023 non occorre presentare una domanda. I voucher saranno assegnati in automatico dalle aziende private che decideranno di erogare il bonus. L’agevolazione, infatti, resta a discrezione del datore di lavoro (anche la cifra) ed esclude le amministrazioni pubbliche. Tra i beneficiari del bonus benzina 2023 ci sono anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti, e gli studi professionali, precisa Confcommercio. I buoni possono essere corrisposti dal datore di lavoro sin da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

Rispetto al bonus benzina 2022 c'è una novità: "nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente", precisa il governo in una nota. Questa misura, dunque, va conteggiata in maniera separata rispetto agli altri benefit spiega il Sole 24 Ore. Cosa vuol dire? Che per fruire dell'esenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo d'imposta dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).

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