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Storie di imprenditoria in Brianza / Lesmo

Dalla Brianza in tutto il mondo: il colosso da 56 milioni di fatturato con 70 anni di storia

Il primo laboratorio a Monza nel 1954: i settant'anni di storia di un marchio che ha conquistato il mercato nel settore della schermatura solare. Le tende made in Brianza arrivano anche in Medio Oriente e in Australia

Tutto è iniziato con una bottega: un laboratorio aperto a Monza, nel cuore della città di Teodolinda. Un negozio aperto dal nonno tappezziere Ambrogio Radaelli, il primo a firma BT Group: marchio che oggi è diventato un colosso del settore della schermatura solare. Una volta qui si cardavano materassi, rivestimenti e poltroncine. E da quella bottega è iniziata la storia impenditoriale di BrianzaTende, il gruppo che oggi produce quasi 19mila tende ogni anno, su un'area produttiva di 41mila metri quadrati e conta 200 dipendenti nella sola sede di Lesmo, dove è presente l'haedquarter dell'azienda.

Una storia che dal 1954 è andata avanti, tappa dopo tappa: dal negozio a Monza nel 1975 all'insediamento a Lesmo nel 1980. Da qui l'azienda ha iniziato a puntare sempre più in alto e, insieme ai risultati e ai successi, c'è stata l'apertura della prima fonderia interna e la svolta degli anni 2000 quando dalla Brianza il marchio BT ha dato avvio all’espansione internazionale.

Dalla Brianza al mondo

A dare un forte impulso verso l'industrializzazione e l'espansione è stato Aristide Radaelli, presidente del BT  Group dal 1980. "La prima volta che ho messo piede nella bottega di famiglia avevo 12 anni, era durante la vacanze estive della scuola" ricorda Radaelli. "Mio padre era un tappezziere e si occupava di rifacimento di materassi, andavamo in giro nei cortili a cardare la lana" ricorda.

Poi il salto da impresa artigiana all'industrializzazione e Radaelli è stato pioniere, spianando la strada, dalla Brianza, al mondo intero. "Abbiamo aperto un nuovo negozio e abbiamo iniziato a commercializzare: posavano moquette negli appartamenti e poi la classica tenda a rullo. Prima la struttura veniva acquistata finita e montata poi abbiamo iniziato a confezionare il tessuto e assemblare poi a mettere a punto anche tutta la parte meccanica". Un processo produttivo verticalizzato, tutto interno e made in Italy. 

"Siamo in grado di produrre completamente tutto. Abbiamo una fonderia dove fondiamo alluminio e costruiamo strutture, ci occupiamo della vernicitura e dell'assemblaggio, passando per il confezionamento, la logistica e la distribuzione". E ancora prima della progettazione: con una grande attenzione al design che ama il bello e celebra la maestria artigiana. Una garanzia di qualità che ha fatto sì che i prodotti e le soluzioni Brianza Tende fossero apprezzate in tutto il mondo e arrivassero non solo nella case degli Italiani - dalla Brianza al sud (in Puglia è stata aperta una sede del marchio) - ma anche all'estero, lontano. Dalla Francia alla Germania fino al Medio Oriente, all'Australia e all'America, a Miami e nel New Jersey. E anche in diversi hotel e ristoranti di prestigio e nelle case vip. "Una volta abbiamo dovuto utilizzare un elicottero per scaricare del materiale per una residenza di un cliente di prestigio posta sulla cima di una collinetta, a Portofino. C'era solo una stradina piccolissima e non c'era possibilità di giungervi con un camion".

Un'installazione Brianza Tende-2

Un fatturato da 56 milioni di euro

L'azienda ha chiuso il 2023 con un fatturato di 56 milioni euro e nel tempo ha collezionato e depositato una serie di brevetti. "L'ultimo prodotto realizzato è Code, una struttura a pergola bioclimatica con lamelle orientabili. La vera novità è che non si tratta di una struttura sostenuta con 4 pali come altri prodotti del settore ma un sistema (certificato con 7 brevetti) a doghe, con due profili che si alternano a piacimento. Ogni pergola Code sarà diversa da un'altra perchè quello che ci contraddistingue è la customizzazione dei nostri prodotti e questo ci differenzia dai competitor. Non ci sarà mai una pergola uguale all'altra: sarà diversa per dimensioni, forma e colori: ne abbiamo 62". 

Un prodotto che lo scorso febbraio, all'ultima Fiera Internazionale di Stoccarda R+T, un appuntamento di riferimento per il settore, ha vinto due premi: l'innovation Award Special Prize Design e l'Innovation Award Silver nella categoria outdoor E l'azienda sarà presente anche al prossimo Salone del Mobile a Milano.

Ma qual è la chiave del successo di BT Group? Aristide Radaelli non ha dubbi: "Investimenti, impegno e costanza ma ciò che ci contraddistingue nel settore è anche il fatto che non siamo semplicemente una impresa di costruzione ma siamo attenti a quello che è la moda, nelle tendenze dell'arredamento della casa, siamo nati in Brianza, la patria del mobile, e capiamo in anticipo rispetto ai competitor le esigenze del cliente e le tendenze del design". 

Una storia aziendale che è anche una storia di famiglia

Un'azienda radicata sul territorio che ha fatto della tradizione artigiana tipica brianzola e del valore della famiglia i pilastri fondanti della propria crescita, puntando sulla nuova generazione della famiglia Radaelli. E in azienda oggi lavorano tutti e quattro i figli di Aristide Radaelli, proseguendo la tradizione iniziata dal nonno Ambrogio.

Alberto, trentadue anni, è l'ICT manager dell'azienda, esperto nel campo dell'informatica e delle tecnologie. E' il più giovane in famiglia e ha dodici anni in meno della primogenita, Annalisa Radaelli, classe 1980, si occupa della gestione degli otto store a marchio BrianzaTende in Lombardia ed è responsabile commerciale. E poi ci sono i due fratelli Andrea e Alessandro che rispettivamente si occupano della Direzione Produttiva e Sviluppo Industriale e dello Sviluppo Immobiliare. 

La famiglia Radaelli-2

"A 14 anni li ho portati in azienda, a lavorare, durante le vacanze estive. Li ho mandati nel reparto verniciatura a caricare e scaricare il materiale in modo tale che capissero che cosa sia il senso del dovere e che il lavoro bisogna guadagnarselo" racconta Aristide Radaelli, ricordando la prima volta che i suoi quattro figli hanno frequentato l'azienda di famiglia di cui oggi, tutti insieme, fanno parte del management, ognuno con un ruolo specifico e un proprio settore di riferimento. 

"Quando sono tornati a casa, la sera a cena mi hanno chiesto quanto guadagnasse un addetto operaio in quell'impianto di verniciatura. Circa un milione e duecento, ho risposto, c'era ancora la lira. E loro mi hanno chiesto se intendessi alla settimana perchè ancora non avevano il senso della misura ma gli sembrava una fatica enorme. E' un piccolo aneddoto ma è stato importante per far loro capire il valore del denaro e dell'impegno" spiega il patron del BT Group. "Per me oggi è un enorme piacere vederli in azienda e sono molto orgoglioso" ha aggiunto Radaelli.

Il grande impianto green all'avanguardia

Gli impianti di verniciatura di proprietà di Brianza Tende sono due: uno a Lesmo e l'altro a Carnate. Quest'ultimo è stato acquisito nel 2021, nell'ex sede della Mellin, e oggi è il fiore all’occhiello di tutta la filiera produttiva delle schermature solari a marchio BT Group. L’impianto è infatti in grado di rimettere in circolo costantemente tutti gli scarti di lavorazione.Qualità, tradizione e sostenibilità: "Recuperiamo interamente lo scarto di produzione" precisa Aristide Radaelli "e non viene liberato nulla nell'ambiente ma rimesso in circolo in una catena produttiva. I prodotti utilizzati per il lavaggio del materiale sono ecologici. Una volta si faceva ricorso alla verniciatura a cromo, adesso si utilizza una tecnologia green 100% con risultati di tenuta e qualità decisamente superiori rispetto a prima".

A completare l’impianto c'è un evaporatore sottovuoto da 12.000 litri per trattare le acque reflue industriali, riutilizzando l'acqua, riducendo i costi di smaltimento e conseguente miglioramento della sostenibilità.

L'impianto di verniciatura di Carnate-2

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