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Il progetto / Villasanta

La ex raffineria che potrebbe diventare maxi polo di interscambio e offrire 500 posti di lavoro

Il progetto della curatela che cambierebbe il volto della ex Lombarda Petroli e che diventerebbe appetibile anche agli acquirenti

La concretezza, si sa, è tipica dei brianzoli. Come trasformare la ex Lombarda Petroli da scheletro nel cuore della Brianza, a un nuovo e importante polo produttivo? In un polo che offrirebbe fino a 500 posti di lavoro e al tempo stesso in linea con lo spirito green dell’Europa garantirebbe un incremento dei trasporti su ferro in Italia, riducendo così l’inquinamento.

Il futuro ancora incerto

Questa è l’idea che la curatela della ex Lombarda Petroli ha per il futuro di quella maxi area al centro del grande disastro ambientale del febbraio  2010 quando 3mila tonnellate di gasolio e di oli combustibili finirono nel Lambro. Quell’area va bonificata e riqualificata. Ma prima di tutto va venduta e per venderla deve essere “appetibile” agli ipotetici compratori. Ipotesi ad oggi ben lontana vista la visione “super green” dell’area che ha abbracciato il Pgt della giunta guidata dal sindaco Luca Ornago. Con uno standard pari al 55% di verde in un’area di 90mila mq bocciata anche dal Consiglio di Stato che a dicembre nella sua sentenza ha scritto “La previsione dello standard pari al 55% della superficie complessiva del compendio avrebbe dovuto avere una motivazione più incisiva rispetto a quelle ricostruibili dal complessivo testo del Pgt”. Nel documento si precisa anche che “rimane salvo il potere dell’amministrazione di rideterminarsi con adeguata motivazione”.

Il progetto della curatela 

Eppure la curatela ha le idee molto chiare per un rilancio e un recupero di quell’area che potrebbe trasformarsi in un importante polo logistico. Proseguendo così in quella “vocazione” industriale che quell’area per decenni ha avuto. Creando, indirettamente, anche quei benefici “green”. Infatti, con le indicazioni europee di una conversione del trasporto dalla gomma alla rotaia, la presenza di un ampio polo di interscambio proprio accanto alla ferrovia, l’ex Lombarda Petroli  potrebbe diventare un interessante sviluppo dell’area, e quindi occasione di vendita di quella che ormai da quasi 14 anni è una ferita aperta nel cuore della Brianza.

I paletti "green" del comune 

Un progetto, però, che con uno standard pare al 55% di verde diventa ad oggi irrealizzabile così l’area abbandonata e da bonificare resta ad oggi al palo, con una ferita aperta sia per chi governa sia per i cittadini. “Pensare che lo Stato con le sue risorse possa bonificare il contesto a costo zero denota inaccettabile ignoranza del diritto fallimentare e delle regole del mercato – si legge nel documento che la curatela ha inviato al comune e al sindaco di Villasanta -. Infatti, persino i 7 milioni del Pnrr (assurdamente destinati a bonificare la parte meno inquinata del contesto) lo Stato potrebbe recuperarli, ma questo unicamente a patto di rendere sostenibile il progetto di sviluppo dell’area da parte degli operatori, diversamente opinando sarebbero 7 milioni di euro destinati a creare danno erariale perché male spesi e non più recuperabili. Elementari regole di buon senso e di economia immobiliare che il comizio contenuto nella relazione del nuovo Pgt all’evidenza non conosce o di cui non si interessa”.  In sintesi nessuno acquisterà un’area che non gli porterà guadagni.

"A Villasanta urbanisti distratti" 

“La proposta della curatela guarda al futuro - spiega a MonzaToday l’avvocato Umberto Grella legale del fallimento - assicura comunque 60.000 mq di verde standards per il corridoio ecologico ed altri 25.000 mq di verde filtrante dentro il comparto. Il sindaco colga l’occasione per accoglierla rimediando a 10 anni di totale inerzia e di gravi errori come quello del Pgt annullato dal Consiglio di Stato perché ha violato gravemente la legge. Gli urbanisti distratti non si sono neppure accorti del grande potenziale che c’è con la ferrovia proprio accanto, che costituisce un valore aggiunto al contesto”.

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