Gianetti Ruote: licenziati i 152 lavoratori, la protesta continua nel Bresciano
Lunedì 4 ottobre oltre 200 tra lavoratori e sindacalisti sono partiti da Ceriano Laghetto con destinazione Carpenedolo, dove c'è l'atro stabilimento
Lavoratori e rappresentanti sindacali della Gianetti Ruote in trasferta nello stabilimento di Carpenedolo, in provincia di Brescia. Lì in protesta per difendere il posto di lavoro.
Pullman in partenza dalla Brianza: oltre duecento tra dipendenti e sindacalisti che questa mattina, lunedì 4 ottobre, sono partiti dallo stabilimento di Ceriano Laghetto per raggiungere il sito bresciano della prestigiosa azienda.
La manifestazione, promossa da Fim Fiom e Uilm della Brianza arriva a ventiquattro ore dall’udienza tra i sindacati e la Gianetti Ruote: domani mattina, 5 ottobre, il giudice si pronuncerà se quelle lettere di licenziamento, inviate all’inizio di luglio tramite un’email a fine turno, sono legittime.
“Per noi non lo sono - prosegue Pietro Occhiuto, segretario generale Fiom Cgil Brianza -. Noi speriamo che il giudice ci dia ragione”. In questi mesi i rappresentanti dei lavoratori non si sono mai arresi. Al fianco delle 152 famiglie anche le istituzioni: il Comune di Ceriano Laghetto, la Provincia di Monza e Brianza, la Regione Lombardia, numerosi esponenti politici. E poi gli incontri con il Mise e il tentativo di salvare l’azienda chiedendo di attuare gli ammortizzatori sociali, così da dare il tempo per la reindustrializzazione del sito e salvare i posti di lavoro.
Una scelta fin da subito rigettata dalla Gianetti Ruote. Intanto a tutti i dipendenti dello stabilimento di Ceriano Laghetto in questi giorni è arrivata la lettera di licenziamento. “Ci sono 152 famiglie in mezzo alla strada: non è ammissibile”, conclude Occhiuto.