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La festa trasformata in un incubo: il mistero dei residenti bloccati in casa e delle auto in coda

Il caso della festa di San Biagio è finita sui banchi del consiglio comunale: ecco perché

Festa di San Biagio: un incubo per i residenti, oppure una manifestazione ben riuscita che ha solo visto qualche problema di maleducazione da parte di qualcuno? Il weekend di festeggiamenti organizzati dall’amministrazione nello scorso fine settimana in occasione di San Biagio è finita sui banchi del consiglio comunale. Con due versioni diametralmente opposte della manifestazione: problemi di traffico e di viabilità mal digerite dai commercianti e dai residenti soprattutto il sabato; ed un evento perfettamente riuscito ma che ha visto solo la maleducazione di qualcuno che non ha rispettato i divieti.

Longo: "Una via bloccata per pochissime bancarelle"

Della vicenda si è parlato durante il consiglio comunale di giovedì 8 febbraio. Il comune aveva organizzato due giorni di festa con le bancarelle in via Prina con la chiusura della strada (sia il sabato sia la domenica dalle 7 alle 20). Il problema, finito anche sui gruppi social cittadini, ha riguardato soprattutto la giornata del 3 febbraio quando erano presenti in strada pochissime bancarelle. “Sono felice e orgoglioso che l’amministrazione abbia proseguito nella tradizione della festa di San Biagio, che avevo introdotto durante il mio assessorato – ha spiegato il consigliere Massimiliano Longo (Forza Italia) -. Ma questa volta, organizzata su due giorni e con il sabato la presenza in strada di neanche una decina di bancarelle, ha creato seri disagi ai commercianti con auto in coda, e residenti che non riuscivano neppure ad entrare e ad uscire dai loro box. Sarebbe bastato prevedere l’evento come è sempre stato fatto in una sola giornata, la domenica, quando ci sono sicuramente meno disagi per la viabilità”.

Galbiati: "Commercianti avvisati all'ultimo"

Anche il consigliere Stefano Galbiati (Noi con Dario Allevi sindaco) ha ribadito i disagi e le lamentele illustrate da Longo. “I commercianti sono stati avvisati solo il giovedì della chiusura della strada per  il sabato e la domenica - spiega Galbiati che ha un’attività commerciale nel quartiere -. Sabato in strada c’erano pochissime bancarelle: si sarebbero potute spostare o in via Torneamento oppure chiedere il permesso al parroco per allestirle nel piazzale della chiesa invece di bloccare un’intera via in una giornata come quella del sabato. Io in auto dai Boschetti a via Sempione ci ho impiegato 2 ore: per tutta la giornata è stata un fila unica di auto”. Galbiati ha comunicato che i commercianti hanno inviato una lettera all'assessore al Commercio Carlo Abbà per denunciare l'accaduto. 

Parrella: "Non ci sono stati disagi"

Una versione totalmente diversa dell’organizzazione dell’evento è arrivata dal consigliere Tullio Parrella (Azione con Calenda). “Io vivo a San Biagio e non ho ricevuto telefonate e lamentele per il traffico - ha dichiarato -. Io personalmente durante la festa di San Biagio ho solo assistito all’aggressione verbale da parte di un automobilista a un agente della polizia locale. L'automobilista voleva forzare le transenne e attraversare ugualmente la via che però era chiusa al traffico". 

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