rotate-mobile
Attualità

La giunta monzese dimezza le premialità sulle aree dismesse

La decisione della giunta guidata dal sindaco Paolo Pilotto verrà presto portata in consiglio comunale

La giunta comunale, guidata dal sindaco Paolo Pilotto, ha approvato una delibera in materia urbanistica che modifica alcune indicazioni introdotte dalla precedente amministrazione e applica quanto previsto dall’art. 40 bis della legge regionale 12/2005.

Che cosa cambia 

Le modifiche, che saranno sottoposte ora all’attenzione del consiglio comunale, riguardano il recupero del patrimonio edilizio dismesso della città di Monza: sono 23 le aree tra quelle che hanno risposto all’avviso del 2020 e che rispettano i nuovi parametri. La giunta, in particolare, ha stabilito di applicare la quota minima delle premialità previste da Regione Lombardia, pari al 10%, che sostituisce il precedente 20%. “E’ una scelta dettata dalla necessità di tenere in equilibrio l’aspetto paesaggistico, sociale e antropico con quello legittimo di sviluppo del territorio e di rigenerazione del patrimonio edilizio dismesso - spiega l’assessore al Governo del Territorio Marco Lamperti -. Non temiamo che gli operatori possano essere scoraggiati nell’investire su queste aree particolarmente problematiche  della nostra città: oltre il 30% dei siti individuati dalla precedente amministrazione per l’applicazione del 40bis sono già in corso di rigenerazione senza avere fruito di alcuna premialità aggiuntiva rispetto a quanto già previsto dal PGT o da  altre norme”.

Le aree interessate 

Le nuove percentuali pertanto saranno applicate alle 23 aree censite non ancora interessate da progetti specifici di recupero. Il provvedimento individua anche alcune aree di esclusione, che richiedono maggiore sensibilità per il loro pregio intrinseco: si tratta delle aree verdi e agricole, di quelle tutelate o sottoposte al vincolo, del centro storico e di altri ambiti particolarmente sensibili alla pressione antropica crescente. “L’obiettivo per il recupero delle aree dismesse è l’equilibrio, per non far piombare nuovi volumi inutili sulla città con la scusa di incentivare la rigenerazione urbana: il valore di questi interventi sarà nella loro qualità pubblica”, aggiunge Lamperti anche commentando i risultati del rapporto ISPRA diffuso oggi che indica per il 2022 la Provincia di Monza e della Brianza al primo posto tra quelle italiane per indice di consumo di suolo.

La procedura di variante al PGT appena avviata dall’amministrazione è finalizzata ad adeguare l’attuale PGT - approvato nel 2017 - ai dettati della L.r. n.31/2014. In programma la promozione di interventi di rigenerazione ai fini di un bilancio del consumo di suolo negativo oltre  alla pianificazione di strategie per la tutela del suolo libero, l’integrazione della normativa di attuazione delle previsioni urbanistiche con le disposizioni finalizzate a valorizzare le componenti ambientali e gli elementi connotativi del paesaggio, la promozione di interventi di edilizia convenzionata e /o tematica (ad esempio le residenze per gli universitari), l’adeguamento ai dettati di legge della componente geologica, idrogeologica e sismica, la dotazione del PGT del Piano delle Attrezzature Religiose.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La giunta monzese dimezza le premialità sulle aree dismesse

MonzaToday è in caricamento