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La discussione

"Serve realizzare le piste ciclabili se non vengono usate?"

Se ne è discusso a Monza durante il consiglio comunale

Monza investe sulla mobilità lenta e approva la mozione presentata dal consigliere dem Marco Pietrobon che vedrà il sindaco e la giunta impegnarsi per chiedere ulteriori fondi al governo per la realizzazione di piste ciclabili. Fondi che vanno ad aggiungersi a quelli già messi a bilancio dalla giunta Pilotto.

Nella serata di giovedì 18 maggio non sono mancate polemiche in aula in merito alla mozione – presentata a dicembre ma discussa ieri – di chiedere  al governo Meloni fondi  per la realizzazione dei percorsi ciclopedonali dopo che inizialmente i 94milioni di euro previsti erano stati annullati, per poi provvedere allo stanziamento di 10milioni in 3 anni. Ma con la sua mozione il consigliere Pietrobon chiede un aiuto in più, affinché si possa completare quel biciplan approvato dalla giunta Scanagatti. “Per realizzare il biciplan servono risorse e finanziamenti - ha spiegato -. Fondi che non servono solo per realizzare piste ciclabili ma anche per liberare nuovi finanziamenti per l’istituzione delle zone 30, per moderare la velocità. Questa mozione è già stata presentata dai comuni di Milano, Torino e Bologna”.

Una mozione che, accolta positivamente sia dai consiglieri di maggioranza sia da quelli di opposizione, ha però sollevato alcune perplessità invitando a una più ampia riflessione in merito al tema della mobilità lenta. “Le piste ciclabili sono importanti ma è fondamentale anche intraprendere percorsi di educazione all’uso della bicicletta - ha spiegato il consigliere Stefano Galli (Fratelli d’Italia) -. A Monza le piste ciclabili ma la maggior parte dei ciclisti non le usa preferendo invece utilizzare la carreggiata. Noi destiniamo fondi per la realizzazione delle piste ciclabili, ma se non vengono usate a che cosa servono? Accanto a questi finanziamenti vanno promosse anche attività di educazione stradale perché in alcuni casi mi sono trovato di fronte a ciclisti che entrano nelle strade contromano, che passano con il semaforo rosso, che circolano sui marciapiedi. E anche se quelli che corrono maggiori pericoli sono proprio loro, in caso di incidenti e nei casi peggiori mortali a rimanere coinvolta non è solo la vittima e la sua famiglia, ma anche il conducente. Sono due le famiglie rovinate per il non rispetto del codice della strada”. Galli inoltre ha ricordato di usare, appena può, la bicicletta. 

Un intervento che ha sollevato le perplessità di Lorenzo Spedo, capogruppo di LabMonza. “Abbiamo città intasate, inquinate e pericolose - ha dichiarato -. I ciclisti sono persone che ogni giorno rischiano la vita per andare al lavoro. A Monza ci sono piste non collegate, alcune non accessibili e abbiamo un governo che ha tolto i fondi alla realizzazione di questi percorsi protetti”. Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia Massimiliano Longo che ha ricordato che “non si può essere certamente contrari alla realizzazione di nuove piste ciclabili. Ma vanno fatti interventi di manutenzione su quelle che già esistono, ricordando che non a tutti è possibile raggiungere il posto di lavoro con la bicicletta”.

Prima della votazione è intervenuto anche il sindaco Paolo Pilotto. “Le piste ciclabili non sono un’esigenza radical chic – ha precisato – ma servono a rendere più vivibile la nostra città”.  

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