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La storia

Roberto salva la vita al fratello Andrea e adesso gareggiano insieme ai Mondiali invernali

Andrea aveva 40 anni quando i medici gli hanno diagnosticato la lecemia mieloide acuta

Andrea Remonti aveva 40 anni quando, improvvisamente, gli è crollato il mondo addosso. Non stava bene, ha fatto tutti gli esami del caso ma non avrebbe mai pensato di ricevere quella diagnosi: leucemia mieloide acuta. Tre cicli di chemioterapia non sono bastati. Andrea aveva bisogno di un trapianto di midollo e suo fratello Roberto, di 5 anni più grande, non ci ha pensato due volte. Essendo risultato compatibile al 100% si è messo subito a disposizione donando così le cellule staminali al fratello. La battaglia che Andrea ha dovuto combattere contro la leucemia mieloide acuta non è stata semplice: due recidive, la prima nel 2011 e la seconda nel 2012. Tra alti e bassi, oggi Andrea conduce una vita normale, dopo aver subito un trapianto aploidentico da una donatrice tedesca parzialmente compatibile. Una vita che Andrea, in parte, condivide anche con il fratello: quella passione che hanno per lo sport e il particolare per lo sci che li vede far part della Nazionale Italiana dei trapiantati e gareggeranno dal 3 all’8 marzo a Bormio nei Giochi mondiali invernali dei trapiantati. Andrea e Roberto indosseranno gli sci e gareggeranno nelle gare di slalom (gigante e parallelo).

Questa dodicesima edizione verrà realizzata anche grazie al supporto del Ministro per lo Sport e i Giovani, Regione Lombardia, Sport e Salute, CNT - Centro Nazionale Trapianti, SIN - Società Italiana di Nefrologia, Provincia di Sondrio, Consorzio BIM dell'Adda, Comune di Bormio, FISI - Federazione Italiana Sport Invernali e CIP - Comitato Italiano Paralimpico, che da anni sostiene le iniziative sportive di ANED e di cui ANED è membro benemerito.
Gli impianti sciistici nel cuore delle Alpi sono pronti a ospitare per 6 giorni i rappresentanti internazionali della WTGF e delle delegazioni delle nazioni partecipanti, gli atleti, i donatori viventi con le loro famiglie, i sostenitori e i volontari.  Alle gare  parteciperanno oltre 200 atleti, trapiantati di organi solidi e di midollo osseo e donatori viventi, provenienti da 22 Paesi: dall’Australia agli Stati Uniti, dal Canada alla Finlandia.

Il programma prevede 14 discipline invernali di sci alpino e nordico: lo slalom (gigante, parallelo e con snowboard, individuali e a squadre), il super G, il biathlon, lo sci di fondo (5 km, 1 ora e 3 km a squadre), le ciaspole (2 km e orienteering a squadre) e il curling a squadre.  Divisi per fasce di età e in base al genere, ogni concorrente può partecipare a un totale di cinque gare individuali, oltre alle competizioni a squadre. La Nazionale Italiana dei Trapiantati è formata  da 18 atleti, 16 trapiantati e 2 donatori viventi, tra i quali i pluricampioni del mondo Marco Panizza (oro nello sci di fondo), Erminio Rigos (oro nello slalom) e Eugen Vikoler (oro nelle ciaspole e nel biathlon). Durante l’ultima edizione dei Giochi Mondiali Invernali che si è tenuta a Banff, in Canada nel 2020, gli azzurri hanno portato a casa 6 ori, 5 argenti e due bronzi, classificandosi così all’ottavo posto nel medagliere mondiale e conquistando il podio in più discipline.

All’interno dei Giochi Invernali Mondiali dei Trapiantati si terrà la Nicholas Cup, la prestigiosa competizione fondata in memoria di Nicholas Green, un bambino di 7 anni che nel 1994 durante una vacanza in Italia è stato vittima nel corso di un tentativo di rapina e la cui famiglia decise di donare i suoi organi. Partecipando all’iniziativa, i bambini trapiantati provenienti da tutto il mondo sono invitati a una settimana di divertimento sulla neve, sperimentando le varie discipline sportive. Com’è consuetudine per tutti i grandi appuntamenti sportivi, è stata scelta una mascotte, con un voto pubblico tramite la pagina Facebook e il profilo Instagram di ANED: si chiama Donato, un aquilotto, simbolo della forza delle persone che affrontano e superano le sfide della malattia cronica e della libertà dopo il trapianto.
 

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