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Martedì, 30 Aprile 2024
I dati

Aria: a soli 3 mesi dall'inizio dell'anno Monza è già la città più inquinata

Dati preoccupanti: a soli 3 mesi dall'inizio dell'anno Monza rischia già di superare il limite dei giorni in cui i livelli di inquinamento superano il massimo consentito

Monza, Cremona, Brescia, Mantova, Lodi e poi anche Milano.

Sono le città lombarde con i livelli di inquinamento più preoccupanti. Secondo i dati forniti da Arpa Lombardia tra gennaio e marzo 2024 la concentrazione di Pm10 nell’aria è stata sopra la soglia limite in sei capoluoghi su dieci. Monza, a soli tre mesi dall’inizio del nuovo anno, rischia già di sfiorare il limite dei 35 giorni in cui i livelli di inquinamento superano il massimo consentito (in data 2 aprile sono 31). Un dato che appare in linea (e verosimilmente anche peggiore) con quanto accaduto nel 2023, quando Monza ha superato gli attuali limiti normativi per gli sforamenti di PM10 (35 giorni all'anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo) per 40 giorni. 

Lo stesso vale per Milano, così come riferisce MilanoToday, dove il rischio di sfiorare i giorni consentiti è molto alto. Troppo tardi per Cremona e Brescia.

In questi primi tre mesi dell’anno il capoluogo con la maggiore concentrazione di Pm10 è appunto, per ora, Monza, seguita da Cremona, Brescia, Mantova, Lodi. A stemperare e alleviare la situazione critica degli scorsi mesi è stato l’arrivo delle piogge, un palliativo per molti: finita la stagione il problema torna a ripresentarsi.

"Occorre intervenire urgentemente per evitare ai lombardi un altro inverno con emergenza smog", spiega Legambiente. Come? Non solo traffico e auto. Il bilancio del primo trimestre del 2024 sulle aree inquinate individua non solo Monza e Milano, al centro dell’area metropolitana, ma anche le città più prossime alle aree verdi e agricole della pianura. Secondo Legambiente, infatti, i livelli di smog registrati tra Mantova, Brescia, Lodi e Cremona non sono altro che la dimostrazione di quanto inquinante sia il settore zootecnico. La Lombardia "produce decine di milioni di tonnellate di liquami e letami, da cui esalano sostanze organiche volatili e soprattutto ammoniaca: nel semestre freddo, oltre 90mila tonnellate annue di questo gas, stando ai dati dell’inventario di Arpa, sono all’origine della formazione di particolato sottile atmosferico", spiega l’associazione.

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