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L'associazione oncologica che ha comprato 2 mila euro di medicine per l'Ucraina (ma non solo)

Salute Donna da oltre 25 anni in prima linea nella lotta contro i tumori, scende in campo per aiutare la popolazione dilaniata dalla guerra

"Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a quelle immagini. A quelle donne, bambini e anziani che scappano dalla loro terra. A coloro che sono ammassati negli scantinati e vivono sotto le bombe. E poi mi si stringe il cuore a vedere le bombe sugli ospedale. A quel punto ho deciso che dovevamo fare qualcosa". A parlare è la monzese Anna Mancuso, presidente dell'associazione Salute Donna Onlus, sodalizio nato a Monza nel lontano 1995 e che oggi ha sezioni in tutta Italia.

Un'associazione fondata con l'obiettivo di stare al fianco delle persone malate di tumore e di promuovere la prevenzione, e che adesso scende in campo anche in questa emergenza umanitaria. "Sono riuscita a mettermi in contatto con il console ucraino in Italia - prosegue Mancuso -. Ho chiesto come poter aiutare la popolazione e soprattutto dove portare gli aiuti. Un breve dialogo, ma molto intenso. Purtroppo la situazione è molto grave: servono cibo e medicine". 

I primi cartoni carichi di farmaci acquistati da Salute Donna Onlus

Aiuti per l'Ucraina salute donna-2

L'associazione ha così messo mano al portafoglio e ha immediatamente acquistato 2 mila euro di medicinali. Ma non solo. Salute Donna ha attivato anche una raccolta di indumenti pesanti, alimenti a lunga scadenza, e ausili medicali (bende di garza di diverse dimensioni, lacci emostatico, guanti in lattice per uso medico, maschera di protezione medica, disinfettanti). Il materiale può essere consegnato a Monza, al centro parrocchiale di via Muratori il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 20 alle 22; il sabato e la domenica dalle 9 alle 13. 

"Come da indicazione con il consolato ucraino di Milano il materiale verrà consegnato dai nostri volontari all'hub logistico di Roverchiara, in provincia di Verona - conclude Mancuso -. Centro autorizzato dalle rappresentanze diplomatiche e dai consolati ucraini in Italia. Anche se siamo nati come associazione impegnata nella lotta contro il cancro, nei grandi momenti di emergenza non possiamo e non dobbiamo tirarci indietro. Ciascuno è chiamato a fare la sua parte. Ci stiamo già attivando per poter ospitare presso una delle nostre strutture milanesi donne e bambini provenienti dall'Ucraina".

Già durante l'emergenza sanitaria Salute Donna aveva distribuito gratuitamente migliaia di mascherine, e organizzato una raccolta fondi devolvendo 10 mila euro all'Istituto nazionale dei tumori di Milano. 

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