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Martedì, 30 Aprile 2024
Sanità e tecnologia

In Brianza i primi ispettori "volanti" d'Italia che ispezionano cantieri e luoghi impervi

Presentato il progetto innovativo promosso da Ats Brianza

Ispezioni in cantieri magari dopo un incidente sul lavoro causato da una caduta da un’alta impalcatura, controlli sullo stato dei tetti in amianto che ancora non sono stati dismessi, controlli non sempre facili di animali maltrattati o verifiche da effettuare di notte. Tutti interventi molto delicati che l’Ats Brianza ha delegato, per prima in Italia, a ispettori “volanti”. Sono i droni i nuovi addetti per questo tipo di interventi che, grazie ai loro occhi supertecnologici, sono in gradi di “vedere” e registrare quelle informazioni preziose necessarie per intervenire in modo corretto. Un servizio unico nel suo genere quello presentato nella mattinata di martedì 16 maggio all’Agenzia di tutela della salute della Brianza. Una conferenza stampa durante la quale è stato illustrato l’attività di vigilanza e di controllo del Dipartimento igiene prevenzione sanitaria, oltre che il progetto avveniristico di progettazione di 2 prototipi di droni che risponderanno a precise richieste dell’Ats.

Che cosa fa il drone 

Attualmente all’Ats Brianza è disponibile un drone e un altro è in fase di acquisizione. Sono 13 i piloti formati e che hanno ottenuto il relativo attestato e che in questi mesi hanno già utilizzato l’ispettore “volante” per mappare i cantieri con le gru presenti sul territorio; che sono "saliti" su cantieri di oltre 7 piani per rilevare le misure; che hanno effettuato riprese cinematografiche più dettagliate soprattutto in scenari di incidenti sul lavoro o in situazioni dove, altrimenti, non sarebbero garantite le condizioni di sicurezza; per la valutazione dello stato di degrado delle coperture in cemento amianto.

Un progetto del quale il direttore generale Carmelo Scarcella va particolarmente fiero e nel quale crede molto. “Io e Roberto Agnesi, referente del progetto droni siamo due piloti di droni - ha spiegato -. Se non ci fosse stata questa passione e sensibilità il progetto non sarebbe stato avviato perché non c’è alcuna nota regionale che lo richiede”. Eppure il direttore generale ha intuito subito il grande aiuto che quel lavoratore “volante” avrebbe potuto dare all’Ats della Brianza. “Abbiamo creato un gruppo di lavoro che ha analizzato le potenzialità del progetto e il suo utilizzo all’interno dell’Ats - ha spiegato Scarcella -. Poi siamo passati alla formazione dei piloti e infine abbiamo acquistato l’apparecchiatura necessaria”. Non solo il drone, ma anche i programmi informatici per le foto e i video, le assicurazioni per un totale (complessivo anche delle assicurazioni e dei corsi di formazione) poco inferiore a 10mila euro. Perché il vero investimento non è tanto nella tecnologia ma quanto e soprattutto sul fattore umano e sul coinvolgimento del team.

I 2 prototipi

Ma non solo: Ats Brianza è andata oltre e il progetto di impiegare i droni per alcune verifiche e ispezioni che potrebbero diventare rischiose, o far impiegare troppo tempo hanno conquistato il Pirellone. Ats Brianza ha appena ricevuto un finanziamento di 700mila euro dal Pnc (un piano completamentare al Pnrr) per lo sviluppo di 2 prototipi di droni pensati ad hoc per alcuni servizi sanitari. “Il primo - ha proseguito il direttore generale – riguarda la creazione di un drone in grado di ‘leggere’ le coperture di amianto e rilevare fibre aggiornate dei materiali per bonifica e rimozione evitando, in questo modo, che l’intervento venga effettuato da una persona. Il secondo progetto riguarda invece la creazione di un drone capace di muoversi sull’alcqua e di effettuare prelievi e campionamenti per la balneazione evitando, anche in questo caso, l’intervento dell’addetto”. Secondo il crono programma i 2 prototipi dovrebbero essere pronti (con il collaudo) entro la fine del 2025.

La Brianza fa scuola 

Un progetto, quello brianzolo, che certamente fa (e farà) scuola. In questo mese sono in programma diversi utilizzi del drone sia con simulazioni sia con interventi veri e propri. Mentre in autunno è in programma un evento che racconterà l’esperienza pionieristica portata avanti dall’Ats Brianza e al quale parteciperà anche l’Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) per riflettere su eventuali ampliamenti del servizio non solo sul territorio brianzolo.  

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