rotate-mobile
La proposta

Il boulevard (con parcheggi) sopra la ferrovia che avrebbe potuto cambiare Monza

Studiato già una decina di anni fa, il progetto non è mai stata realizzato

Un boulevard costruito sopra la tratta ferroviaria tra via Col di Lana e via Parravicini, 550 metri circa, con alberi e chioschi, e centinaia di nuovi parcheggi.

E' questa la proposta lanciata dalla giunta guidata da Marco Mariani nel quinquennio 2007 - 20012 che, se avesse trovato compimento, avrebbe potuto certamente cambiare il volto di Monza. Fornendo, secondo gli estimatori della proposta, una soluzione anche al problema dei parcheggi in prossimità del centro storico. A sostenere la validità del progetto, il presidente di Confcommercio Monza Domenico Riga, allora seduto fra i banchi della maggioranza, che ci ha tenuto a sottolineare quali vantaggi l'opera avrebbe potuto portare alla città se fosse stata realizzata: "Il progetto certamente già allora era apparso piuttosto avveniristico, ma se le amministrazioni che si sono succedute non lo avessero messo nel cassetto probabilmente oggi con i fondi del Pnrr si sarebbe potuto realizzare - ha spiegato a MonzaToday - L'allora sindaco Mariani aveva pensato di poter coprire quel tratto di ferrovia creando un boulevard alberato, in superficie, così da ottenere un duplice effetto di contenimento acustico a vantaggio dei molti residenti a ridosso dei binari e un guadagno di posti auto enorme, creando un grande parcheggio di prossimità al centro. Ricordo che si era recato a Roma diverse volte, presso le Ferrovie dello Stato, insieme all'ex assessore ai lavori pubblici Osvaldo Mangone e al consigliere Rosario Adamo, per proporre il progetto e cominciare a dargli una forma. Poi però le lungaggini della burocrazia, e appunto la volontà di non voler proseguire nell'esecuzione del progetto da parte delle giunte che si sono succedute, lo hanno fatto sfumare".

Un'occasione perduta, dunque, per il presidente. E che oggi probabilmente sarebbe tornata utile a risolvere il problema della sosta per chi lavora nel centro città: "Ci sarebbero stati migliaia di parcheggi di superficie in prossimità del centro storico - ha chiarito ancora Riga - E per i lavoratori del centro si sarebbe potuto pensare a una tariffa giornaliera calmierata". Poi l'affondo: "A ben vedere la realizzazione del boulevard avrebbe rappresentato di fatto la prima vera grande opera pubblica realizzata da un'amministrazione comunale a Monza. Certo, servono coraggio, perseveranza e la volontà di cambiare. Ma non è sbagliato pensare in grande. Soprattutto se si vuole migliorare la vivibilità della città: pensiamo di nuovo ai tanti disagi che sono costretti ad affrontare i residenti nei pressi della ferrovia e che invece, con il contenimento acustico prodotto dal viale alberato, avrebbero potuto trovare una soluzione". Infine, ancora Riga, ha guardato al futuro della città: "Se parliamo di mobilità, guardo a città europee come Pontevedra, (conosciutà come la città senza auto perché il centro storico e le aree residenziali sono state completamente pedonalizzate ndr) e penso per esempio a un progetto di trasporto pubblico con un sistema di navette elettriche all'interno della città che releghino i bus inquinanti al di fuori della cerchia cittadina. Tutti ne trarrebbero vantaggio".

   

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il boulevard (con parcheggi) sopra la ferrovia che avrebbe potuto cambiare Monza

MonzaToday è in caricamento