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Brianza Pride: svelato il mistero del patrocinio (mai dato) dal comune di Arcore

Oggi il sindaco Maurizio Bono incontrerà il direttivo di Brianza Oltre l'Arcobaleno

Il comune di Arcore non ha mai deliberato il patrocinio al Brianza Pride del prossimo 16 settembre e probabilmente dietro all’email che Brianza Oltre l’Arcobaleno dichiara di aver ricevuto dal comune brianzolo con il via libera al patrocinio c’è un hacker.

Questa, in sintesi, la ricostruzione del giallo attorno al presunto patrocinio dato e poi ritirato dall’amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Maurizio Bono. Ed è proprio il primo cittadino che con una nota ufficiale ricostruisce la vicenda già affrontata lunedì 11 settembre in consiglio comunale. Una vicenda che è iniziata sabato 9 settembre quando in occasione della conferenza stampa di presentazione del Brianza Pride – organizzato da Rete Brianza Pride, Brianza Oltre l’Arcobaleno, Collettiva Queer Brianza e altre associazioni del territorio – era stato annunciato che tra i comuni che avevano patrocinato l’evento c’era anche Arcore. Una novità, visto che il comune brianzolo guidato da una giunta di centrodestra già l’anno scorso aveva negato il patrocinio alla manifestazione.

All’indomani il comune aveva diffuso una nota ufficiale con la quale dichiarava che la notizia era falsa. Oscar Innaurato, vicepresidente di Brianza Oltre Arcobaleno, aveva comunque ribadito che gli organizzatori avevano ricevuto un’email di conferma e lunedì sera si è presentato ad Arcore, durante il consiglio comunale, con Livia Perfetti (componente del direttivo) e al termine è riuscito a concordare con il sindaco un incontro. Un incontro previsto per oggi, giovedì 14 settembre, a mezzogiorno in comune e a porte chiuse.

Nel frattempo l’amministrazione arcorese, sulla base dell’email che gli organizzatori riferiscono di aver ricevuto, ha immediatamente attivato le verifiche del caso. “Quando ha iniziato a circolare la foto di un’email a prima vista proveniente dal comune di Arcore con la quale veniva concesso il patrocinio alla manifestazione abbiamo fatto le verifiche e constatato che non vi era alcuna delibera di giunta allegata. Delibera che mai avrebbe potuto esserci perché mai presa - spiega il sindaco -. Abbiamo chiesto al gestore dei servizi telematici una relazione per iscritto per verificare la correttezza dell’email, se il sito del comune di Arcore o la sua casella email fosse stata oggetto di hackeraggio da parte di terzi ignoti”.

Una relazione che Bono poi trasmetterà ai consiglieri e qualora venissero ravvisati gli estremi il comune si riserva di intraprendere una opportuna azione giudiziaria. Il sindaco si è poi rivolto agli organizzatori. “Se mi avessero avvisato, anche telefonicamente, prima della conferenza stampa per sapere i motivi che avevano mosso quella decisione di un tale ‘straordinario’ cambiamento rispetto all'anno scorso, avrei chiarito immediatamente la portata dell’errore”.

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