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Il canile si riempie: svanisce l'effetto pandemia, i proprietari "restituiscono" i cani

I dati dell'Enpa di Monza del 2021 registrano una controtendenza: con il ritorno alla normalità e al lavoro in presenza cani e gatti diventano un peso

Durante i mesi più duri del lockdown cani e gatti sono stati "terapeutici" per molti monzesi e brianzoli. Un'impennata di richieste di adozioni che hanno visto svuotarsi ben presto i box del rifugio di via San Damiano. Lunghe giornate a casa, l'esperienza del lockdown e della didattica a distanza e poi quel cane e quel gatto che ha riempito le giornate, rallegrato i pomeriggi dei bambini, tenuto compagnia anche durante le ore di lavoro. Animali adottati affidandosi spesso ai social, cercando di lenire le mancanze della socialità, aprendo le porte di casa a cani e gatti, senza però un'adeguata preparazione sulla loro gestione. In prospettiva (soprattutto) di un ritorno al lavoro, in vacanza, alla vita di tutti i giorni. 

Poi nel 2021, superata la fase più difficile, gli amici a quattro zampe sono diventati per alcuni un "peso" così che le porte del rifugio si sono nuovamente aperte e il numero di cani ceduti e/o abbandonati è tornato a crescere. Questo il triste bilancio 2021 appena presentato dall'Ente nazionale protezioni animali di Monza. Numeri che dimostrano quanto troppo spesso dietro la scelta di aprire le porte di casa a un cane, un gatto o un altro animale domestico ci sia prima di tutto l'emozione del momento, e non un percorso consapevole che un "animale è per sempre". 

Numeri alla mano al 31 dicembre del 2021 erano 49 i cani ospitati nel rifugio dell'Enpa di Monza (un anno prima erano 30), 68 i gatti (un anno prima erano 35), ai quali vanno aggiunti 423 animali di altro tipo (volatili, roditori, animali da cortile... che un anno prima erano 249). 

"Nel 2021 abbiamo dovuto constatare con stupore e amarezza che molte di queste adozioni, spesso fatte on line, erano state frettolose e superficiali - commenta Giorgio Riva, presidente dell'Enpa di Monza -. Conclusione: fin dai primi mesi del 2021 siamo stati inondati da richieste da parte di proprietari di animali che volevano cedere il proprio quattrozampe al Parco Canile di Monza con le scuse più incredibili. Abbiamo fatto fronte a queste richieste nell’unico modo possibile, cioè cercando di spingere chi non voleva più il proprio cane o gatto ad una assunzione di responsabilità, aiutando i proprietari a superare problemi ed incertezze. Sono comunque stati ricoverati nella nostra struttura tutti quegli animali che correvano seri rischi di abbandono". 

Sono stati 418 i cani che nel corso del 2021 sono stati accolti nel rifugio di Monza (ma fortunatamente 399 sono usciti di cui 247 hanno attraverso l'adozione). Sono stati 207 i cani recuperati, di cui 80 senza microchip. Va ricordato che ogni cane che entra nel rifugio diretto da Giorgio Riva viene accudito, curato, sterilizzato, sottoposto se necessario a interventi chirurgici e poi se presenta delle problematiche comportamentali intraprende un percorso educativo con il solo obiettivo di permettergli di trovare una famiglia. Che lo accolga per sempre. Perchè, come spesso si ripete in canile, il più grande successo sarebbe avere tutti i box vuoti. 

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