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Il giorno del corteo a Monza: centinaia di persone per le vie "blindate"

Sabato 30 marzo la Foa Boccaccio ha organizzato per le strade della città l'Uragano Street Parade

Fumogeni, carri con musica e circa trecento persone in marcia, secondo i dati diffusi dalla questura che ha predisposto e coordina il dispositivo di ordine pubblico per la manifestazione. E all'arrivo, nel parcheggio di via Sacconaghi, fuochi d'artificio. E' partito da piazza Castello nel pomeriggio di sabato 30 marzo il corteo denominato Uragano Street Parade e organizzato dalla Foa Boccaccio. Quattro carri e "decine di migliaia di kilowatt di impianto", avevano annunciato gli organizzatori, per fare rumore per le vie di Monza e per proseguire la serata, fino alle 23 all'arrivo, nel parcheggio di via Sacconaghi. La colonna di manifestanti che sabato pomeriggio ha attraversato le vie di Monza è giunta a destinazione poco dopo le 18. 

Corteo Foa Boccaccio 30 marzo

Il corteo era stato organizzato dal centro sociale, come annunciato, per prendere posizione "contro la speculazione" e chiedere "una città più accessibile". Una manifestazione che toccherà le strade della città "fino ad arrivare in uno dei luoghi simbolo della cementificazione e della speculazione immobiliare".

Il tragitto del corteo

Dopo la partenza, da piazza Castello, il corteo ha puntato verso largo Mazzini per proseguire poi attraversando la zona centrale della città, da via Manzoni fino a via Appiani per poi continuare lungo viale Libertà e arrivare in via Sacconaghi. Inevitabili i disagi alla viabilità che il corteo ha portato con sè, come già avvenuto in occasione di passate manifestazioni.

Il tragitto-2

Il corteo a Monza "Uragano Street Parade"

L'arrivo nel "luogo della cementificazione"

Il luogo della “cementificazione e della speculazione immobiliare” - dove si è conclusa la manifestazione - per il Foa, sarebbe proprio il parcheggio della via Sacconaghi.

Lì nelle scorse settimane la giunta ha approvato in via definitiva il piano attuativo da realizzare in via Gallarana, sul lato ovest della strada.  Il progetto prevede la realizzazione di una palazzina di 5 piani (che occuperà una superficie lorda di 2.489 mq), la piantumazione di alberi e arbusti (così che l’attiguo parco pubblico di via Gallarana si allargherà), parcheggi e interventi nel rione. Il primo “via libera” al Piano Attuativo risale al 2018, quando la giunta Allevi approvò uno specifico atto d’indirizzo. L’anno successivo, però, alienò all’operatore privato diritti volumetrici aggiuntivi finalizzati alla realizzazione dell’operazione, che nel 2020 ottenne il via libera dalla Commissione Paesaggi. Settimana scorsa è arrivato l’ultimo tassello dell’iter amministrativo. E l’assessore Marco Lamperti assicura: “Il Piano era stato ampiamente instradato al nostro insediamento e sarà certamente uno degli ultimi a consumo di suolo, visto che la variante al Pgt è in fase di redazione”.

Le motivazioni della manifestazione

"Nonostante un grande patrimonio di unità abitative sfitte, il mercato dell'affitto è ridottissimo, mettendo in crisi tutte le persone che, magari con un lavoro precario e intermittente, non possono permettersi di acquistare una casa o di accedere a un mutuo. E certamente il nuovo residenziale "green" che tanto va di moda oggi non è accessibile per chi fatica ad arrivare a fine mese. Per non parlare della situazione di chi non trova casa per via di discriminazioni di natura razzista" scrivono dal centro sociale, illustrando le ragioni della mobilitazione. 

"L'incrociarsi di questi fattori taglia fuori una fetta di popolazione dall'accesso al diritto all'abitare, spostandola nei comuni limitrofi. Anche le periferie della città, un tempo luogo di tradizione ed estrazione popolari, vedono i prezzi salire vertiginosamente, complici gli interventi di fantomatica "rigenerazione urbana", come è avvenuto a San Rocco nel progetto Arborea Living. Inutile ribadire che non si registra alcun intervento significativo in tema di edilizia residenziale pubblica, quelle case popolari che stanno gradualmente scomparendo dalla geografia della città e dalla pianificazione politica. Il modello di città proposto, al contrario di quello che dice Pilotto, non segue affatto i bisogni di chi abita il territorio, ma al contrario, punta a rendere la città esclusiva e attrattiva per un nuovo tipo di abitante, in genere proveniente da Milano e con grosse disponibilità di denaro. In tale contesto, la popolazione giovanile di Monza fatica a intravedere prospettive di vita: natə e cresciutə nel labirinto competitivo e desolante della precarietà lavorativa, sopravvissutə alla pandemia e alle sue laceranti contraddizioni, vive oggi la drammatica fase politica internazionale di guerra globale. Il carovita è il frutto di questa somma di fattori sempre più pesanti in un Paese dove il potere d'acquisto dei salari (per chi lo ha) continua a diminuire".

"Sale il prezzo dei beni di prima necessità, sale il prezzo dei trasporti (mentre si tagliano le corse, per esempio delle linee z204, z221 e z222), sale il prezzo delle bollette e degli affitti, ma gli stipendi non salgono mai. Il mercato del lavoro è diventato anche qui, nel cuore della "florida Brianza", un campo di battaglia in cui si consumano quotidianamente scelte al ribasso (salariale). Aggiungiamo inoltre l'assoluta esclusività dell'offerta sportiva, aggregativa e culturale, se si osserva come nell'ultimo anno siano considerevolmente aumentati sia gli accessi singoli sia gli abbonamenti per le attività sportive nei centri civici dei diversi quartieri, che fino a qualche anno fa garantivano buone scelte anche per le tasche più vuote".

E ancora: "Insieme con i temi della battaglia contro il controllo sociale e dell'affermazione di un modello di città ecologista, URAGANO STREET PARADE vuole portare in strada il nostro punto di vista sulla trasformazione sociale che la città sta subendo a causa dell'attuale contesto economico. Comprendere questa situazione e riuscire a elaborare risposte mirate a contrastare le disuguaglianze è fondamentale per restituire, soprattutto a chi è più giovane, una prospettiva di vita dignitosa nel nostro territorio".

"Il 30 marzo vogliamo riprenderci le strade con entusiasmo, per una città accessibile, per una città veramente ecologista,per una socialità libera e non sorvegliata da sbirri e videocamere" hanno concluso.

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