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Martedì, 30 Aprile 2024
La svolta / Villasanta / Da Vinci

È monzese il nuovo proprietario dell'ecomostro brianzolo

La vendita dopo sette anni dalla prima asta

A pochi chilometri da Monza, uno degli incubi edilizi più noti degli ultimi anni potrebbe a breve trasformarsi in un bel sogno. L’Area Nord di Villasanta, meglio conosciuta come "ecomostro", ha infatti finalmente un nuovo proprio un nuovo proprietario. E si tratta di un monzese.

L’amministrazione comunale di Villasanta ha reso noto che nei giorni scorsi sono state perfezionate le procedure per il trasferimento degli immobili di pertinenza del fallimento Villasanta Village s.r.l., in via Da Vinci (il famoso ecomostro, appunto, che sarebbe dovuto diventare un hotel), a favore della società Le Residenze S.r.l, con sede legale a Monza, in vicolo Angelo Bellani. Nella giornata del 3 luglio, la curatela del fallimento ha proceduto alla consegna degli immobili all’acquirente e il 5 luglio lo ha comunicato al sindaco Luca Ornago. Questa operazione, che arriva 7 anni dopo la prima asta, riapre per quest’area inattiva di Villasanta la prospettiva di un recupero e di una nuova vita all’interno del tessuto urbano cittadino. Ora che le procedure di vendita sono state formalizzate, si aprirà una fase di dialogo tra il comune e il nuovo proprietario per discutere insieme i progetti di riurbanizzazione e per verificarne la compatibilità con le destinazioni d’uso stabilite dal Pgt vigente a Villasanta.

L'Obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di far rientrare nella riurbanizzazione dell’Area Nord anche opere che rispondano alle concrete esigenze dei cittadini. "L’Amministrazione comunale esprime grande soddisfazione per questo traguardo che non si riduce a una compravendita tra privati, ma che può diventare la chiave della riqualificazione dell’Area Nord, a partire dall’hotel incompiuto, oggi tristemente noto come ecomostro" hanno spiegato dal palazzo di piazza Martiri della Libertà - Si ringrazia il curatore fallimentare dottor Marco Cordaro che fin dall’inizio, nel solco delle sue competenze, ha dimostrato di avere a cuore il destino dell’area e di tenere in considerazione le destinazioni urbanistiche stabilite per essa dagli strumenti normativi dell’amministrazione comunale. A spiegare poi nel dettaglio la straordinarietà dell'operazione l'assessore all'Urbanistica Carlo Sormani: “Questa operazione è un successo per l'amministrazione, alla faccia di chi ha sostenuto per anni e senza prove che l’area non avrebbe mai generato alcun interesse con la destinazione d’uso stabilita dall’amministrazione. Abbiamo fatto bene a non piegarci alle scorciatoie e alle proposte puramente speculative, magari più comode ma di minor tutela per il territorio e per i cittadini. Una considerazione in più: quando le curatele fallimentari collaborano, pur faticosamente, con gli enti pubblici anziché considerarli avversari, si possono raggiungere risultati rilevanti nell'interesse di tutte le parti in causa".

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