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Il lutto / Lissone

Lissone saluta Federico, il suo artista dall'animo sensibile che amava il ciclismo

L'addio della città al figlio del presidente della storica società sportiva

Lissone piange Federico Lissoni, figlio di Silvano, presidente onorario della società di ciclismo Sc Mobili Lissoni, scomparso prematuramente a 43 anni dopo aver combattuto contro una brutta malattia.

Cresciuto a Lissone, con la città brianzola Federico ha sempre avuto un legame molto speciale. A partire da quello con la bicicletta. All'interno della storica società sportiva ha infatti sempre affiancato il padre, condividendone la passione per le gare e le due ruote.

Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera, Federico era anche stimato come talentuoso artista, formatosi con il desiano Raffaele Cioffi, apprezzato soprattutto per la sua grande sensibilità e per la sua ricerca artistica. Tanto da essere selezionato dal Mac, il Museo d'arte contemporanea, nel corso delle ultime edizioni del Premio Lissone di pittura. Una carriera decennale la sua, secondo un modus operandi esemplificato nella bio del suo sito personale: "Nel mio processo di lavoro non esistono fasi preparatorie o progetti di base, preferisco ricercare la casualità e l’impersonalità dei materiali che mi circondano in studio. Trovo più interessante e autentico ciò che nasce da una sequenza di eventi accidentali e inattesi che da un pensiero precostituito. Cogliere ciò che accade solo in quel preciso momento, né prima, né dopo. Per questo utilizzo e combino diversi materiali come acrilici, carte, smalti, pitture spray e inchiostri. L’opera finale è il risultato di una somma di azioni, di decisioni, di errori che si susseguono uno dopo l’altro. Intendo generare intorno all’opera uno spazio di silenzio, promuovere uno sguardo diverso sulla realtà, uno sguardo crudo, astratto, grazie al quale il mondo si pone sotto il segno della contemplazione: in un certo senso, è come il silenzio che viene dopo la parola".

Nelle sue opere, la stratificazione di segni e gesti che conduco verso luoghi e spazi che ricordano l'infinito a la ricerca dell'Assoluto. "Ciao Federico, compagno di viaggi - ha scritto sulla sua pagina Facebook l'amico artista desiano - Tanti incontri nel mio e nel tuo studio dopo un caffè a confrontarci sul lavoro svolto. La nostra lotta nell'arena della pittura ci ha unito in discussioni continue. Ti chiedevo sempre un tuo consiglio, un suggerimento per risolvere il quadro ancora incompiuto. Adesso dovrai guidarmi da lassù a distanza. Mi mancherai".

"Non si è mai abbastanza forti per perdere. Ancora meno lo siamo quando la gara più dura è la perdita di un figlio - il messaggio commosso apparso sulla pagina Facebook del sodalizio sportivo lissonese - Un figlio cresciuto con lo Sport Club Mobili Lissone. Un figlio che tanto aveva ancora da dare alla vita. Non ci sono parole. Non servono parole. Vogliamo solo stringerci forte a Silvano Lissoni e alla sua famiglia per la perdita del figlio. Ciao Federico".

Tutta Lissone, ora, lo piange commossa.

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