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In Brianza arrivano nuovi medici di famiglia: ecco dove apriranno gli ambulatori

L'annuncio di Ats: una boccata di ossigeno, ma non bastano

In arrivo nuovi medici di medicina di base che entro la fine del 2023 entreranno in servizio a Monza e Brianza. L’annuncio arriva direttamente da Ats Brianza a pochi giorni dalle convocazioni degli specialisti per il conferimento degli incarichi. Una prima boccata d’aria (comunque insufficiente) per un territorio dove la medicina di base – come in molte altre zone della Lombardia e d’Italia – è carente.  I termini normativi per l’apertura degli ambulatori da parte dei nuovi medici assegnatari d’ambito sono di 90 giorni dalla data di ricezione di PEC da parte dell’Agenzia con possibilità di richiesta di proroga da parte del Medico di ulteriori 60 giorni.

I nuovi medici - come riferisce la tabella di Ats Brianza - entreranno in servizio a Besana Brianza (1); nell’ambito di Biassono, Macherio, Sovico e Vedano (2 di cui 1 con il vincolo di apertura a Vedano); Lissone (2); Cesano Maderno (1); Muggiò (1); Nova Milanese (4 senza vincolo); Varedo (1); Monza (7 di cui 3 senza vincolo, 1 con il vincolo di Centro-San Gerardo, 1 con vincolo a Cederna e 2 con il vincolo a Regina Pacis); Giussano (2 senza vincolo), Seregno (1); Arcore (2); Lesmo, Camparada e Correzzana (1 con vincolo a Lesmo); Vimercate e Burago Molgora (2 senza vincolo). Naturalmente non bastano: ci sono comuni dove mancano medici ma nessuno ha accettato l’incarico come per esempio a Desio dove ne mancano 4, oppure Limbiate e Brugherio dove ne mancano rispettivamente 6.

“Nuove assegnazioni – spiega Aldo Bellini, direttore sanitario dell’Ats Brianza - che forniscono una boccata d’ossigeno in un contesto che negli ultimi anni vede una progressiva carenza di medici9 di famiglia, diffusa a livello regionale e nazionale e che si ripercuote anche sul nostro territorio. Le molteplici cessazioni, soprattutto per pensionamento, hanno costretto a trovare soluzioni diversificate per garantire l’assistenza primaria ai cittadini del territorio”. L’Agenzia, a fronte di una cessazione, inserisce la posizione nei bandi per la copertura degli ambiti carenti dell’Area Territoriale, dando attuazione alla normativa nazionale e regionale di settore. Oltre alla pubblicazione degli ambiti carenti, l’Agenzia effettua la ricerca di nuovi medici eventualmente interessati all’affidamento temporaneo dell’ambito (incarico provvisorio di medicina generale) e contestualmente alla richiesta di elevazione del massimale ai medici dell’ambito già titolari.

Qualora anche queste azioni risultino inefficaci, per garantire l’assistenza sanitaria primaria anche agli assistiti che rimangono temporaneamente senza possibilità di iscrizione a un medico di medicina di base, l’Agenzia istituisce specifici Ambulatori Medici Temporanei (AMT). Si tratta di  un servizio di continuità assistenziale diurna “evoluto” con assegnazione di uno specifico team di medici per gli utenti interessati nel periodo che intercorre tra la cessione del servizio del vecchio medico di base e l’assegnazione di quello nuovo.

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