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Gran Premio di Monza

Non solo autodromo, lo speciale hotel-gioiello di Monza che diventa la "casa" dei piloti

Tanti i protagonisti della Formula Uno che negli anni hanno soggiornato presso lo small luxury hotel della città. Un pezzo di storia della tradizione del Gran Premio: gli iconici bagni di folla ai cancelli e l'attesa dei tifosi

Un pezzo di storia della Formula Uno a Monza. Uno storico hotel che da oltre mezzo secolo è la casa dei piloti in città e il simbolo dell'automobilismo. E la tradizione che a Monza lega il Gran Premio all'Hotel de la Ville - una delle strutture del brand Small Luxury Hotel del mondo - si rinnova ogni anno. "E' la settimana più bella per noi. E' carica di lavoro ma anche di emozioni perchè dal 1958 la nostra struttura è sempre stata un punto di riferimento anche per l'ospitalità dei piloti" racconta a MonzaToday Francesco Nardi, general manager dell'Hotel del la Ville di Monza che da un anno ha preso le redini della struttura che dal 1958 è gestita dalla famiglia Nardi. "Nel tempo le corse sono cambiate molto ma hanno sempre un grande fascino".

"Nel weekend della Formula Uno i nostri ospiti sono principlamente piloti o accompagnatori, assistenti, massaggiatori o familiari e manager. E' una settimana da tutto esaurito già un anno in anticipo e si tratta soprattutto di returning client. Riserviamo camere a tante scuderie: soggiornano qui da tempo Ferrari, Mc Laren, Williams. L'anno scorso avevamo metà della starting grip da noi con una decina di piloti che alloggiavano qui e quest'anno altrettanto" racconta Nardi che ora gestisce la struttura in cui da bambino viveva da spettatore questa magica settimana. "Da piccolo mi ricordo Schumacher che faceva colazione in albergo e Niki Lauda che è stato nostro ospite fin da quando correva come pilota fino poi al periodo in cui è stato manager Mercedes".

E da sempre a Monza, per gli appassionati e i tifosi della Formula Uno, i cancelli del boutique hotel sono anche tappa irrinunciabile per chi spera di poter incrociare i protagonisti della Formula Uno e i piloti che qui soggiornano. E non passano inosservati i fan accalcati ai cancelli in attesa di un selfie con i loro idoli dell'automobilismo o di un autografo. "L'assalto di fan e tifosi è un momento di contorno molto apprezzato anche dai piloti che a Monza sentono tutto il calore del pubblico diversamente da quanto accade nelle altre tappe del mondiale di Formula Uno. Noi poi facciamo del nostro meglio per garantire un momento di tranquillità e riservatezza per coccolare i piloti e farli sentire a casa. Ormai in tanti conoscono per nome anche i nostri collaboratori e l'ambiente è molto accogliente e rilassato". 

I fan e i piloti della Formula Uno all'Hotel de la Ville

Qualche anno fa, in epoca pre-covid, è tornato nello storico albergo monzese anche il pilota britannico Stirlng Moss. "E' stato contento perchè nella stanza in cui ha soggiornato ha trovato appese alle pareti le sue foto e si è ricordato dei tempi in cui era nostro ospite e ha scherzato su quanto gli piacesse la lasagna". Oggi però nei piatti dei piloti la lasagna si vede sempre meno: "Sono molto più attenti alla linea e rispettano rigide indicazioni alimentantari e nutrizionali" spiega Nardi.

"La mentalità sportiva domina ormai anche nel mondo automobilistico per quanto riguarda il cibo. Ricordo che già Schumacher era molto attento e in cucina a supervisionare la preparazione entrava il suo nurtizionista. In generale oggi sono più gli ospiti che li accompagnano che scelgono menu gourmet del nostro ristorante Derby Grill" spiega Nardi. Così durante la settimana del Gran Premio nei piatti serviti dal ristorante dell'Hotel de la Ville capita spesso di vedere prosciutto e melone o carne ai ferri. Ma c'è anche chi non rinuncia a qualche peccato di gola. "A Lewis Hamilton per esempio piacciono le nostre penne all'arrabbiata. Non soggiorna da noi ma spesso viene a cena o gliele consegnamo direttamente in autodromo nella motorhome". 

"Bisogna rendersi conto di quanto siano importanti questi eventi" conclude Nardi. "L'autodromo ma non solo: sono appuntamenti che danno un lustro internazionale alla città, rappresentano un volano che mette Monza sulla cartina del mondo e ogni tanto ce lo dimentichiamo. Bisognerebbe invece valorizzarlo con tutte le attenzioni perchè è un momento importante per la città e per il territorio". 

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