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Martedì, 30 Aprile 2024
La previsione al 2032 / Stazione / Via Enrico Arosio

Come si trasformerà la stazione di Monza nel 2032: 245mila spostamenti al giorno e più treni

Le previsioni di Trenord secondo il data lake sulla mobilità in Lombardia

Da Monza ogni giorno passano 358 treni, lungo sette linee. Ed è la settima stazione in Lombardia per dimensioni dell’offerta e la quinta per numero di passeggeri, con quasi 39mila transiti al giorno. Numeri che tra qualche anno potranno crescere ancora. E le previsioni al 2032 sono di 178mila spostamenti in treno per le linee che . “Con una visione di sistema la mobilità potrà essere realmente integrata e sostenibile, dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. In Trenord ci siamo dotati di un data lake che ci offre uno sguardo sulla mobilità di oggi e del futuro; rileva che l’organizzazione della vita è già tornata alle abitudini pre-pandemiche, con picchi di spostamenti nelle fasce di punta. Serve avviare una riflessione sui tempi della vita, che genererebbe una mobilità più distribuita sulle diverse fasce orarie della giornata aumentando le potenzialità del trasporto pubblico”.

È la sintesi dell’intervento di Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, durante l’incontro “Mobilità, sostenibilità e innovazione” organizzato dall’azienda ferroviaria oggi nell’ambito di “Monza Fast Future - Festival della Sostenibilità”, progetto nato su iniziativa del Comune di Monza e promosso in collaborazione con Pro Monza. Al panel hanno partecipato anche Giovanni Chiodi, responsabile marketing Analysis and Business Development di Trenord, Paolo Pilotto, sindaco del Comune di Monza, Luca Santambrogio, presidente della Provincia di Monza e Brianza, Michele Rabino, responsabile Sviluppo Infrastrutture Area Nord Ovest Milano di RFI, Fabrizio Cardilli, Direttore Business Development Renewables & Hydrogen Energy di Sapio e Luca Russo, amministratore delegato di Thermo Fisher.

Il convegno a Monza-2

Il collegamento con l’aeroporto e 178mila spostamenti al giorno

I dati integrati da Trenord in Darwin, data lake sviluppato dall’azienda ferroviaria per analizzare i flussi di mobilità – pubblica e privata – sono in grado di tracciare i futuri sviluppi della mobilità grazie a modelli di simulazione in grado di considerare diverse variabili: aspetti sociodemografici, la realizzazione di opere infrastrutturali o urbanistiche, politiche di regolazione della domanda come ZTL, la nascita di nuovi poli attrattivi, ma anche una temporanea interruzione di un servizio. La piattaforma consente di studiare la domanda per comprendere come la rete di mobilità pubblica possa essere davvero integrata, rispetto e con il mezzo privato, e guadagnare quota.

Da qui al 2032, è previsto uno sviluppo dell’offerta ferroviaria su Monza: un link diretto con un aeroporto, grazie al prolungamento della linea Milano-Carnate-Bergamo fino a Orio al Serio, l’estensione della linea S9 Saronno-Seregno-Albairate fino a Busto Arsizio a Nord/Ovest e ad Abbiategrasso a Sud e della linea S11 Chiasso-Como-Milano-Rho fino a Parabiago. Sulla linea S8 Milano-Carnate-Lecco per l’intera giornata potrà arrivare a circolare un treno ogni mezz’ora; sulla RE80 Milano-Chiasso-Lugano uno ogni ora. Secondo quanto rilevato da Darwin, nel bacino di utenza delle sette linee che raggiungono Monza, nel 2032 si conteranno ogni giorno 2,3 milioni di spostamenti. Di questi, 178mila in treno, cioè il 7,7% del totale.

Se si considerano invece i collegamenti con origine o destinazione nelle stazioni in Monza Brianza, gli spostamenti saranno 739mila, di cui 70mila in treno (9,5%). Sulla sola Monza, i movimenti saranno 245mila; 17mila in treno (6,9%). Se le frequentazioni oggi portano ancora qualche segno della pandemia, pur registrando una costante crescita – nel 2019 i passaggi giornalieri a Monza erano 42mila; dopo il calo a 25mila nel 2020 si è risaliti a 29mila nel 2021, a 37mila nel 2022, fino agli attuali 39mila – l’organizzazione della vita è già tornata al periodo pre-Covid: dopo gli scaglionamenti di orari per agevolare il distanziamento, sono già tornati a ripresentarsi i picchi nelle fasce di punta, fra le 7 e le 8 e fra le 16 e le 18.

“I dati dimostrano che la mobilità collettiva e sostenibile necessita di una progettazione di sistema, per guadagnare quota rispetto al mezzo privato. Una simulazione consente di rilevare che un aumento del 15% della velocità media dei servizi Regio Express nello scenario 2032 farebbe crescere i viaggiatori del 38%” spiegano da Trenord.

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