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L'appello

"Non insultateci: siamo in pochi e oberati di lavoro"

La replica dei portalettere dopo la denuncia dei cittadini che segnalavano la cattiva abitudine di lasciare la ricevuta per il ritiro della raccomandata senza citofonare

Alcune settimane fa la rabbia di molti brianzoli che, soprattutto sui social, denunciavano la cattiva abitudine di alcuni portalettere a lasciare la ricevuta della raccomandata nella cassetta della posta senza citofonare. Denunce da parte di persone che, magari a casa tutta la giornata, con sorpresa scoprivano che avevano ricevuto una raccomandata, ma non avevano potuto ritirarla perché il postino non avrebbe citofonato.

Ma i portalettere non ci stanno e spiegano le difficoltà che ogni giorno devono affrontare, invitando gli utenti ad avere più rispetto ed educazione nei loro confronti. In una nota ufficiale Cobas Poste Italiane di Monza e Brianza, Associazione consumatori utenti, Slg Cub Poste spiegano spiegano che alla base di alcuni comportamenti sbagliati  ci sarebbe la mancanza di personale. “È da anni che denunciamo la gravissima carenza di personale - si legge nella nota ufficiale - . Le  condizioni di lavoro dei portalettere, a causa di vari accordi sindacali che noi non abbiamo sottoscritto, sono stressanti e insostenibili. Tutto ciò è alla base di una moltitudine di malattie e incidenti leggeri, gravi o mortali, che nell’ultimo quindicennio hanno colpito decine e decine di addetti al recapito, soprattutto precari, ma sono anche causa dei disservizi in generale. Questo perché, a fronte di un tale livello di stress organizzativo, dovendo lavorare perennemente sottonumero, con sempre maggiori quantitativi di posta da consegnare, sotto pressione e con personale precario novizio mandato allo sbaraglio, le illogiche e aberranti condizioni di lavoro producono errori, disguidi ma anche comportamenti irrazionali di portalettere disperati, specie precari, sommersi da un carico di lavoro ingestibile e con la paura di essere licenziati, per non riuscire a recapitare la sproporzionata montagna di posta a loro assegnata, attuando l'insano gesto di gettare o nascondere la posta da consegnare, sbagliando chiaramente nel loro comportamento, come a volte le cronache purtroppo hanno riferito, oppure evitando il laborioso recapito della corrispondenza 'a firma' e imbucando direttamente nella cassetta dell'utente l'avviso di giacenza della raccomandata, non avendo neanche il tempo di suonare il campanello e attendere risposta".

Nella nota ufficiale si legge che in Brianza sarebbero impiegati 196 portalettere rispetto ai 395 del 2006. Slg Cub Poste ha invitato gli utenti ad avere pazienza e soprattutto rispetto nei confronti dei lavoratori.  "Quando si vede un postino in strada, o quando suona al campanello, ricordiamo sempre che si tratta di una persona che viene pressata e stressata da un'organizzazione aziendale del lavoro inadeguata e fondata sul sovraccarico lavorativo - si legge nella nota ufficiale - Quando si sta davanti all'operatore di uno sportello postale, ricordiamo che si tratta di una persona stressata e impegnata da incombenze aggiuntive e complicazioni sempre maggiori. Malgrado questo trattamento ricevuto, postini e sportellisti sono sempre umanamente disponibili verso gli utenti, cercando di servirli al meglio delle loro possibilità, anche se devono fare i conti con le pressioni della direzione aziendale, che pretende molto lavoro, con pochissimo personale". 

Poste Italiane, contattata dalla redazione di MonzaToday, non ha fornito repliche in merito alle affermazioni dei sindacati. Ad agosto l'azienda aveva aperto le ricerche per nuove assunzioni anche sul territorio di Monza e della Brianza. 

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