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La Madonna della Rocchetta resta senza custode: la chiesa resta chiusa e la rete insorge

Il custode (volontario) Fiorenzo Mandelli ha rassegnato le dimissioni. Alla base della decisione ci sarebbero divergenze con il parroco

Un Santuario tra le province di Lecco e di Monza e Brianza. Un angolo dove devozione e storia si intrecciano, dove Leonardo da Vinci prese ispirazione per il suo capolavoro della Vergine delle Rocce. Un Santuario che oggi sta diventando un caso nazionale dopo che il suo “custode” ha riconsegnato le chiavi, rassegnando le dimissioni e chiudendo dopo anni quella porta del Santuario che richiamava tantissimi fedeli e curiosi. Da tutta Italia e anche dall'estero.

Un angolo di paradiso che ha ispirato anche Leonardo

Una vicenda che sta facendo parlare la Brianza (e non solo) quella che vede protagonista il concorezzese Fiorenzo Mandelli custode del Santuario della Madonna della Rocchetta: il Santuario si trova nel comune di Paderno D’Adda, in provincia di Lecco, ma fa riferimento per vicinanza alla parrocchia di Cornate d’Adda in provincia di Monza e Brianza. Mandelli da anni dedica tempo  a quel delizioso Santuario che prima del suo arrivo era abbandonato a se stesso e ricoperto di erbacce. Un lavoro appassionato di manutenzione della struttura, ma anche e soprattutto di promozione di quel gioiellino nel cuore della Brianza facendo da cicerone ai tanti visitatori e fedeli che da tutta Italia accorrevano per ammirare quell’angolo di Adda che aveva ispirato Leonardo da Vinci.

Ma in seguito a controversie tra Mandelli e il parroco di Cornate d’Adda da oltre un mese il Santuario della Rocchetta è chiuso al pubblico. Parrebbe che alla base della controversia vi sia una differenza di visioni sulla gestione della Rocchetta che ha portato Mandelli, insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica proprio per il suo impegno a riportare in auge quell’angolo della Brianza, a rassegnare le dimissioni. Consegnando al sacerdote le offerte dell’ultimo mese (oltre mille euro), che si aggiungono ai 49mila euro raccolti in questi anni.

Un gruppo Facebook per difendere Fiorenzo e la Rocchetta

Il popolo della rete si è immediatamente schierato al fianco di Fiorenzo Mandelli creando anche il gruppo Facebook in sua difesa.  In questi anni, infatti, grazie all’impegno e alla passione di Mandelli, sono state migliaia le persone che hanno visitato il Santuario della Rocchetta: dall’arcivescovo di Milano Mario Delphini agli alti prelati del Vaticano, a diplomatici, attori, sportivi e studiosi di Leonardo da Vinci. Un servizio che Mandelli ha sempre realizzato in spirito di totale volontariato.

In pochi giorni il gruppo Facebook  "Io sto con Fiorenzo, io sto con la Rocchetta" ha raccolto oltre un migliaio di follower, richiamando anche l’attenzione della stampa e della televisione nazionale. Un video per ringraziare il cavalier Mandelli per l’apertura di quel Santuario che si raggiunge dopo una lunga scalinata. Un Santuario che come si vede nel video postato sulla pagina Facebook del gruppo è fortemente legato alla figura di Leonardo da Vinci e dal quale si ammira un panorama mozzafiato sull’Adda. Tante le dimostrazioni di affetto e di gratitudine nei confronti di Mandelli, al quale viene riconosciuta la passione e la competenza nel divulgare e far conoscere questo piccolo gioiello brianzolo.

A sostenere Mandelli anche lo scultore Andrea Gaspari che aveva realizzato la statua di Leonardo da Vinci posizionata sul sagrato sottostante. Parrebbe che tra le cause alla base della decisione di Mandelli di consegnare le chiavi della Rocchetta ci sia anche la richiesta del parroco di togliere la statua di Leonardo, un luogo dove in molti si avvicinano per scattare le foto e da dove Mandelli raccontava la storia della Rocchetta ai visitatori. Una statua commissionata dal Comune di Paderno, trasportata a braccia da dieci volontari e assemblata con ferro e cemento sul posto. Spostarla significherebbe distruggerla.

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