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La scuola monzese che apre un bar e un ristorante con dehors

Le prenotazioni sono già aperte: l'inaugurazione il 26 ottobre

Quel risotto mantecato ha subito conquistato i palati delle autorità e della stampa. Ma altrettanto sfiziose e gustose quelle focacce farcite con salumi, formaggio, pesce, cipolle caramellate il tutto egregiamente preparato e servito dai futuri chef e camerieri e accompagnato da cocktail preparati dai barman di domani.

Un sogno diventato realtà

Così che se Gisella Vegetti ed Eugenio Mascheroni – rispettivamente  presidente e vice presidente della Fondazione Camerani e Pintaldi, una Fondazione costituita nella memoria di una coppia di Lissone che ha dedicato la sua vita, oltre che all’azienda di famiglia, anche alla formazione dei ragazzi e al sostegno ai bambini malati – avevano intuito la validità di quel progetto formativo sul quale investire. E oggi hanno avuto la certezza che quella era una scelta azzeccata. La scuola civica Paolo Borsa di Monza si rinnova con l’apertura del ristorante didattico (dal 26 ottobre, per le prenotazioni telefonare alla scuola al numero 039.2301556) e l’avvio di un nuovo anno scolastico con 2 aule di informatica di ultimissima generazione. Una istituzione, quella della civica scuola Borsa che si trova nell’omonima via al civico 43, che investe sul futuro dei ragazzi. Un’Azienda speciale di formazione che conta oltre 300 studenti (ai quali si aggiungono quelli del serale, e gli studenti del corsi di formazione per disoccupati e inoccupati) che diventeranno operatori della ristorazione, operatori dell’agricoltura o operatori informatici.

Investire nella formazione dei ragazzi 

Quella della Paolo Borsa, come ha ricordato il sindaco Paolo Pilotto intervenuto alla presentazione del ristorante e del bar, vanta una storia lunga oltre 100 anni (è stata fondata nel 1861), ed è una delle scuole civiche più antiche d’Italia. Una scuola che oggi, grazie ai finanziamenti elargiti dalla Fondazione Camerani e Pintaldi, si rinnova e si modernizza per offrire ai futuri lavoratori le migliori tecnologie per crearsi il proprio percorso scolastico. “Per noi è stata una grande fortuna conoscere Gisella Vegetti e la Fondazione - racconta commossa Barbara Vertemati, dirigente scolastica della Borsa -. Ci siamo conosciute a luglio grazie all’assessore Egidio Riva e abbiamo subito posto le basi per questa collaborazione”. Vegetti, una vita in prima all’ospedale San Gerardo e poi una volta andata in pensione la scelta di continuare a operare a servizio della comunità – ha subito capito che quella scuola e quei ragazzi avevano bisogno di una marcia in più.

Un bar nuovo e le aule di informatica

In due mesi, grazie ai fondi, il bar è stato completamente modernizzato e dotato di postazioni lavorative e di elettrodomestici in linea con le più attuali tendenze del mercato, in grado di simulare perfettamente quella che sarà poi la futura esperienza lavorativa degli studenti. Ma non solo. La Fondazione Camerani e Pintaldi ha realizzato nuove aule informatiche moderne e con pc di ultima generazione, oltre a una nuova aula per gli studenti del primo anno del percorso operatore informatico completamente cablata.

Nel futuro altri laboratori 

“Spendere i soldi degli altri è sempre difficile – ha aggiunto Gisella Vegetti -. Ma nella scuola Borsa abbiamo trovato un terreno giusto ed entusiasmante. È difficile capire come in Italia, nazione il cui Pil (Prodotto interno lordo, ndr) è bastato sul turismo, non si trovi personale. Bisogna formare i ragazzi in queste professioni. Purtroppo la dispersione scolastica è molto elevata: anche in Lombardia si supera il 12%. Il nostro obiettivo è di contrastarla anche investendo su questo progetti formativi”. Con il grande sogno, condiviso con il sindaco Pilotto, di ampliare l'offerta formativa anche con un laboratorio di falegnameria e di tapezzeria, proprio nella tradizione dell'artigianato brianziolo. 

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