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Eccellenze brianzole / Triuggio

Moto enduro vintage, Il brianzolo Dario è il nuovo campione del mondo

solo un paio di settimane fa si è laureato campione europeo Enduru Vintage Fim cat. Open Over 250 cc in Francia

In sella alla sua Honda XR350R ha vinto il campionato del mondo di motociclismo enduro vintage per squadre di Club al Fim Enduro Vintage Trophy che si è svolto a La Cerdanya, oin Spagna, dal 18 al 21 ottobre.

È il triuggese Dario Lamura, classe 1971, licenziato presso il motoclub Gilera Club di Arcore, e solo un paio di settimane fa si è laureato campione europeo Enduru Vintage Fim cat. Open Over 250 cc in Francia, nella Finale continentale svoltasi a Marcoles l'1 ottobre. La manifestazione ha visto la presenza di ben 250 piloti e 72 squadre provenienti da tutto il mondo, divise in 3 categorie. Lamura ha corso e vinto nel team LMO AICS RACING ITALY insieme al Bresciano Casartelli ed al ligure Gallino nella categoria Club, la più partecipata con ben 33 squadre iscritte. La particolarità di queste manifestazioni è che si corrono con moto enduro fuoristrada costruite fino al 1991.

Dario moto

"È stata una stagione davvero intensa - racconta Lamura - dato che, nel 2023, ho partecipato complessivamente a 18 gare cogliendo 11 primi posti, 5 secondi posti, un terzo e un quarto posto. Ho ripreso a correre quest’anno dopo tanti anni di inattività. Per il mio ritorno alle gare ho scelto di utilizzare una moto a me cara , l’Honda XR 4T, con la quale vinsi nel 97 e 98 due medaglie d’argento alle SIX Days svoltesi rispettivamente in Italia ed in Australia. Le gare di enduro vintage sono competizioni un po’ meno impegnative di quelle per moto moderne ma comunque partecipate da piloti di livello mondiale, un nome su tutti Stephane Petheransel , francese, Mr Dakar con 14 Parigi - Dakar vinte tra moto ed auto.... All’ inizio della stagione non ero al top fisicamente e la moto aveva dei problemi quindi ho lasciato qualcosa per strada soprattutto all’Italiano , poi gara dopo gara la condizione psico - fisica e’ migliorata e nel contempo abbiamo risolto i problemi alla moto , sono cosi’ riuscito ad essere piu’ competitivo in Italia e nelle gare internazionali dove ho colto importanti risultati. Ho ancora un paio di sassolini nella scarpa da togliermi poi, raggiunti gli obbiettivi che mi sono prefissato , potrei riappendere di nuovo il casco al chiodo... ma non nella prossima stagione dove saro’ ancora al via nei vari campionati! Un doveroso ringraziamento va’ a mia moglie Daniela che, mentre gioco a fare il pilota in giro per l’Italia e per l’ Europa , manda avanti l’ufficio ; se non ci fosse stata lei non avrei potuto fare quello che ho fatto".

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