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Martedì, 30 Aprile 2024
Il progetto / Seregno

Il videogioco "made in Brianza" che aiuta le persone a sconfiggere ansia e depressione

Verrà presentato anche negli Stati Uniti. A realizzarlo un team di informatici brianzoli in collaborazione con uno psicologo

Un videogioco “terapeutico” ideato in collaborazione con uno psicologo e in grado di aiutare le persone che stanno attraverso il tunnel della depressione e dell’ansia stimolandole a socializzare. Può sembrare una sorta di controsenso eppure questo sistema, spesso "accusato" di isolare le persone e in particolare i più giovani, in questo caso potrebbe avere “effetti” opposti, portando chi scappa dagli altri a incontrarsi e instaurare relazioni. Un videogioco che è nato a Seregno, grazie al team dell’informatico Luca Vajani - CEO della Software House italiana Aries Tech di Seregno – che in questi giorni è in California, nella Silicon Valley, per presentare un suo importante progetto.

Il progetto 

“Il sistema di intelligenza artificiale che abbiamo proposto e di cui ho già depositato un brevetto in America - spiega Vajani, che insieme al suo board da più di dieci anni opera nel settore della ricerca ed innovazione tecnologica - si inserisce nel mondo dei videogiochi, e ha la peculiarità di riuscire ad effettuare delle analisi comportamentali tracciando i profili psicologici dei giocatori. Dati questi, che possono poi essere utilizzati sia per il marketing diretto o, come nel nostro caso, per adattare il gioco in base alle preferenze del giocatore. Non si tratta di piattaforme di ‘gioco d'azzardo’ online, i così detti gambling, ma di videogiochi di avventura o di abilità che, grazie al nostro sistema del tutto rivoluzionario, sono in grado di offrire un'esperienza di gioco che non sia solo coinvolgente ed innovativa, ma anche in qualche modo ‘terapeutica’”.

Collaborazione tra psicologo e informatici 

Un videogioco che aiuta chi sta vivendo momenti difficili e realizzato in collaborazione, non solo con i maghi dell’informatica, ma anche con lo psicologo, con il dottor Francesco Bocci, psicologo e ideatore di Video Game Therapy. “Insieme a lui abbiamo elaborato un metodo che utilizzando le informazioni dell’utente, riesce ad inserire all'interno delle logiche di gioco degli obiettivi e delle azioni costruttive, andando quindi a creare un impatto positivo sulla psiche di giocatori – aggiunge Luca Vajani -.  Il nostro approccio, che è anche la mission che da sempre contraddistingue la nostra attività e che ritengo sia anche la vera logica dietro all’Intelligenza Artificiale, è quella di poter migliorare lo stile di vita delle persone. Insieme al dottor Bocci, infatti, abbiamo anche documentato che, utilizzare il videogioco in una maniera positiva può ad esempio aiutare anche chi soffre di depressione, di ansia o che necessita di maggiori stimoli per la socializzazione”.

Gli Stati Uniti sono interessati al progetto 

Vajani presenterà negli Stati Uniti un brevetto innovativo di Intelligenza Artificiale. Il progetto, infatti, è stato uno dei pochi selezionati tra i tantissimi presentati per il programma Innovit (Italian Culture and Innovation Hub). Si tratta di un programma, promosso dalla Direzione Generale Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’ambasciata d’Italia a Washington e con il Consolato Generale a San Francisco, che fornisce alle aziende italiane la possibilità di presentare dei modelli innovativi, in questo caso di Intelligenza Artificiale Generativa, presso gli investitori della Silicon Valley. “Abbiamo già ricevuto tante manifestazioni di interesse da parte di grossi venture capital, che vedono in noi un alto potenziale di crescita – conclude l’impreditore che a Seregno ha dato vita a un hub informatica e creativa -. Una riconferma che l'eccellenza italiana, anche nel mondo tecnologico, riesce a dar del filo da torcere ai migliori del mondo”.

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