rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Il caso / Villasanta

Il grande disastro ecologico brianzolo finisce in tv: che cosa ne sarà dell'ex raffineria?

Nel 2010 il grande disastro ecologico e oggi ci sono ancora oltre 30 cisterne da bonificare che sorgono vicino alle abitazioni

La ex raffineria di Villasanta finisce in tv: che cosa ne sarà di quella immensa area di 150mila mq sulla quale sorgeva la ex Lombarda Petroli e dove nel 2010 avvenne il disastro ambientale con lo sversamento (poi giudicato dal tribunale doloso) di 3mila tonnellate di idrocarburi che hanno minato persino il mar Adriatico?  

Le cisterne da bonificare accanto alle case

Una domanda alla quale i villasantesi attendono da anni una risposta, e che da anni vede opporsi l’amministrazione comunale di Villasanta guidata dal sindaco Luca Ornago e la curatela del tribunale di Monza. Una vicenda che nella mattinata di lunedì 6 novembre è stata al centro di un servizio su Rai3. Un viaggio in quella grande area che dovrà essere bonificata, con oltre 30 cisterne da smaltire non lontano dalle abitazioni.  Una bonifica che i cittadini attendono da 13 anni e che oggi vede ancora le 35 grandi cisterne del lotto E non avere la certezza di una bonifica. Anche se dal Pirellone nelle ultime settimane sono giunte comunque risposte confortanti in merito alla volontà – qualora non arrivassero fondi dal privato che ad oggi ancora non c’è – di trovare finanziamenti per la bonifica di quello che viene considerato il lotto più a rischio dell’intero comparto.

Fondi dal Pnrr

Così che dal febbraio 2010 quando avvenne quello sversamento, 1/12 del suolo di Villasanta, come ha ricordato il sindaco Ornago, non può essere utilizzato e ad oggi non si sa neppure quando quell'area potrà nuovamente diventare fruibile. Alcune aree della ex raffineria verranno sottoposte a interventi di bonifica con i fondi (7 milioni di euro) messi a disposizione dalla Regione grazie  ai finanziamenti del Pnrr. Un crono programma che partirà ad agosto 2024 e che entro il primo semestre del 2026 dovrà portare al recupero del 70% dell’area. Ma dai finanziamenti del Pnrr sono escluse le cisterne del lotto E.

Il futuro della ex raffineria

Ma sul futuro dell’ex raffineria nel cuore della Brianza aleggiano ancora molti dubbi e soprattutto le posizioni opposte del comune di Villasanta e della curatela del Tribunale. Dal comune continua la linea dura di garantire il più ampio corridoio ecologico possibile, con il recupero e la bonifica del comparto. Ma è proprio l’area del lotto E – quella dove l’intervento è più oneroso – ad essere stata esclusa dai finanziamenti del Pnrr.

“Siamo disponibili a collaborare con la Regione Lombardia – ha spiegato durante il servizio televisivo Umberto Grella, l’avvocato del fallimento -. Ma  non abbiamo le risorse. Abbiamo proposto di trasferire parte dei finanziamenti del Pnrr sul lotto E. Se si sgomberano le cisterne sarà possibile fare le aste e trovare un privato che investa e bonifichi il comparto”. Ma trovare un accordo sembra un’impresa impossibile. “Prevediamo di mantenere la più grande parte possibile di corridoio ecologico”, ha ribadito l’assessore Carlo Sormani. 

Un accordo ad oggi "impossibile"

“Il Comune ci ha chiesto di cedere 93mila mq di terreno standard per fare parco pubblico, ma è esagerato - ha aggiunto l’avvocato Grella -. Un privato non può accettare di intervenire su un’area standard così grande. Noi abbiamo chiesto la riduzione dell’area standard  e la concessione di realizzare i diritti edificatori per 80mila mq che il comune ci ha dato”.  Ma la giunta si oppone e anche sul futuro di quelle aree che ad oggi non si sa ancora se sono pubbliche o private Sormani ribadisce: “Siamo aperti all’interlocuzione. Non abbiamo obbligo di farle diventare pubbliche a tutti i costi, ma di garantire che non siano edificabili”. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il grande disastro ecologico brianzolo finisce in tv: che cosa ne sarà dell'ex raffineria?

MonzaToday è in caricamento