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Domenica, 28 Aprile 2024
Gli ultimi dati

Quanto costa comprare casa a Monza: i quartieri più cari e quelli più economici

Per un appartamento di 100 metri ci vogliono circa 320mila euro

Comprare casa a Monza? Sempre più caro. Di media per un appartamento di 100 metri quadrati bisogna sborsare circa 320mila euro. Se si sceglie una casa nel centro storico, invece, ben 600mila.

È questo il quadro che emerge dall'ultima indagine sulla rilevazione dei prezzi del mercato immobiliare condotta dalla Commissione Immobili della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Le rilevazioni sui prezzi degli immobili per il secondo semestre 2023 mostrano infatti un deciso rialzo dei costi delle case a Monza, specie nel quartiere est della città.  

Una condizione che si affianca al generale rallentamento delle transazioni nei territori di Milano, Monza Brianza e Lodi, che risentono appunto del rialzo dei tassi e delle maggiori difficoltà nell’ottenere mutui e finanziamenti. Fermando di fatto il mercato della compravendita.

Monza: ecco dove le case costano di più

L’andamento dei prezzi che emerge dai dati - rilevati dalla Camera di commercio ed elaborati in collaborazione con l’Ufficio Studi di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza evidenzia per il residenziale un aumento significativo, +2%, a Monza. Sugli appartamenti nuovi, a Monza, il quadrante est risulterebbe il più caro per comprare una casa, raggiungendo un +4% rispetto ad altri quartieri della città. 

In generale in città il nuovo il prezzo medio si attesta su 3.228 euro/mq, con crescita appunto per i quartieri Libertà - Cristo Re (+4% a 2.563 €/mq) e più contenuta nelle altre zone. Mentre i prezzi più alti permangono nel centro storico, dove il prezzo delle case si attesta su 5.563 euro/mq. 

Mercato immobiliare in "riflessione"

"Il mercato sta vivendo un momento di riflessione, con i portali ricchi di offerte di immobili in vendita che al momento non trovano adeguata risposta nei compratori - dichiara Marco Zanardi, vicepresidente Commissione Immobili della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi - I proprietari ragionano con i valori del 2022 e gli acquirenti con quelli del 2024, tendenzialmente previsti in ribasso. Siamo convinti che la diminuzione dei tassi, prevista per la seconda metà del 2024, porterà però ad una ripresa degli acquisti e degli investimenti. In generale si osserva l’affermarsi di una progressiva tendenza a uscire da Milano alla ricerca di più spazio a prezzi più contenuti, con flussi che interessano sia la periferia della città sia i territori limitrofi della Brianza e del Lodigiano".

Crescono le case in affitto e la richiesta di case con standard energetici elevati

I tempi di compravendita si allungano, spiegano ancora dalla Camera di Commercio, perché l’incrocio tra domanda e offerta risente della dinamica dei tassi di interesse, saliti negli ultimi mesi in maniera significativa impattando sull’erogazione dei mutui. Dopo mesi di sostanziale fermo delle operazioni ora si tende a riprendere la programmazione in vista di un probabile miglioramento delle condizioni di credito. 

"Da notare uno spostamento di flussi dall’acquisto alla locazione da parte di chi non ha raggiunto gli standard richiesti dalle banche. Il futuro riequilibrio del mercato potrebbe peraltro comportare un rallentamento degli aumenti di valore dei canoni di locazione. Si rileva una crescita dell’interesse degli acquirenti per le nuove costruzioni già adeguate agli standard energetici più elevati, che nel medio e lungo periodo garantiscono minori spese di gestione dell’immobile. Si privilegia anche, se ci sono le condizioni, l’acquisto di metrature più ampie con spazio e dimensioni idonee per chi può lavorare da casa".

"Fenomeno recente è lo sviluppo di un mercato della 'seconda prima casa': l’acquisto di un immobile fuori città e in località di solito dedite alla villeggiatura dove però risiedere per periodi anche lunghi. I costi più contenuti rispetto a Milano e la qualità della vita favoriscono le quotazioni a Monza e Lodi nelle zone meglio attrezzate sul fronte dei collegamenti e dei servizi".

Boom degli esercizi commerciali food

Il comparto degli uffici, sia in compravendita che in locazione, ha avuto una ripresa dovuta al ritorno delle persone, negli ambienti lavorativi, in presenza - concludono dalla Camera di Commercio - Le superfici richieste si sono però ridotte in quanto il sistema misto di presenza e smart working è oggi una realtà consolidata. I negozi soffrono ancora dei postumi del Covid, che ha visto il fallimento di numerose attività. I proprietari sono alla ricerca di conduttori referenziati che possono fornire le opportune garanzie per sostenere i canoni che comunque hanno visto ancora aumenti nelle vie di maggior interesse commerciale. Gli unici esercizi che funzionano bene sono quelli dedicati al food, in continua apertura con richieste di superficie fra i 70 e i 100 metri quadrati nelle vie di passaggio".

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