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Il personaggio

Andrea, il coach che continua a sfornare successi mondiali

Il suo atleta Toni Loco Soto ha inanellato un'altra straordinaria vittoria

Dopo il successo di agosto Andrea Galbiati inanella un altro straordinario risultato. Sempre come coach dei campioni del ring, allenati nella sua palestra di New York dove da tempo si è trasferito. Settimana scorsa il suo atleta Toni Loco Soto ha vinto a Myrtle Beach, nel South Carolina, il match della Bfkc superando il fortissimo avversario Wayne Reid, pugile professionista che debuttava in questa disciplina. Una disciplina molto impegnativa, di combattimento a mani nude, introdotta alcuni anni fa e che negli Stati Uniti sta riscuotendo un grandissimo successo.

Ad agosto Toni Loco aveva trionfato ai Bare Knuckle Fighting Championship (Bkfc) una sorta di Coppa Campioni per i pugili che combattono a mani nude. Adesso un nuovo importante risultato che lo porta ad essere tra i migliori fighter al mondo in questa disciplina. “È un risultato molto importante quello raggiunto da Toni – spiega Andrea Galbiati a MonzaToday -. Un risultato frutto di una straordinaria preparazione fatta di tantissime rinunce e sacrifici. Una gara che stiamo preparando ormai dal mese di novembre con allenamenti, dieta ferrea, dedizione allo sport.  Uno sport che impone una preparazione molto tosta, tanto che in questa fase l’atleta ha dovuto anche mettersi in ferie. Toni è una guardia penitenziaria, un lavoro molto pesante anche psicologicamente. Ma alla fine i suoi sacrifici sono stati ampiamente ricompensati”.

Toni Loco Soto

Toni Loco-2

Il segreto di questa vittoria? “Anche avere seguito i miei consigli – aggiunge l’allenatore brianzolo -. Con una impostazione della gara precisa, dove sono state portate sul ring testa, gambe e tecnica. E alla fine l’avversario è caduto al quarto round quando l’arbitro ha interrotto la gara con ko tecnico”.

Andrea Galbiati si gode questo ennesimo successo nelle vesti di coach, dopo aver collezionato nella sua carriera di atleta tantissime vittorie. Ne è passato di tempo da quando il monzese, 52 anni, si allenava nella sua Brianza. Una passione iniziata quando era un bambino e all'età di 4 anni si è avvicinato per la prima volta al tatami. Poi a 15 anni la vera passione per la kickboxing che ha portato Andrea per più volte sul tetto del mondo. Nel 2007 ha lasciato l'Italia e si è trasferito negli Stati Uniti prima allenando nella palestra che ha sfornato i grandi campioni, poi aprendone una tutta sua dove si rivolgono i maggiori atleti delle discipline sportive da combattimento. Non solo boxe, kickboxing. Adesso Andrea Galbiati è diventato anche allenatore ad altissimi livelli di boxe a mani nude. Oltre ad allenare le nazionali di Micronesia e Antigua. 

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