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Le rapine in centro

La baby banda di rapinatori che terrorizzava il centro di Monza: 4 arresti

Tre di loro sono minorenni. Le rapine in serie in poche ore e l'indagine lampo della polizia che ha fatto scattare le manette per quattro ragazzi che hanno tra i 16 e i 20 anni

Rapine in serie, una dopo l'altra. Con vittime scelte a caso: da un ragazzino di 14 anni che indossava uno smanicato griffato che evidentemente faceva loro gola a un 38enne che ha avuto la sola "colpa" di passare nel momento sbagliato, nel posto sbagliato. E si è ritrovato accerchiato da tre 16enni in sella a biciclette che gli hanno sbarrato la strada e gli hanno puntato contro un cavatappi per fargli svuotare il portafogli.

Adesso per la baby gang i "giochi" sono finiti: la polizia di Stato ha arrestato quattro giovanissimi, tra i 16 e i 20 anni, ritenuti responsabili di una serie di rapine in centro Monza.

Le rapine in serie della baby gang in centro Monza

Tutto è iniziato poco dopo le 22 di sabato 16 marzo quando la centrale operativa della questura di Monza ha cominciato a essere tempestata di telefonate di persone che segnalavano una violenta aggressione in corso tra giovanissimi sul ponte dei Leoni. Quando le volanti sono giunte sul posto un gruppetto di giovanissimi si era già allontanato mentre sul ponte era rimasto un 17enne, con uno zigomo gonfio e il labbro sanguinante. Agli agenti ha raccontato di essere stato colpito e pestato da un gruppo di ragazzini che poco prima avevano derubato suo fratello di 14 anni, portandogli via uno smanicato grigio di Emporio Armani e delle cuffie Bluetooth. Il 17enne è stato in grado di dare una descrizione e un identikit dei soggetti, ricordando un giovane alto quasi due metri, carnagione chiara, vestito di scuro e con capelli castani, lunghi e lisci.

E proprio un ragazzo con i tratti simili a quella descrizione è stato individuato poco dopo dalla polizia in piazza Duomo: camminava con due giacche addosso e una era proprio quella rubata poco prima. E aveva le mani ancora sporche di sangue. Proprio mentre i poliziotti fermavano uno dei presunti aggressori poco distante da lì si consumava un'altra rapina. L'ultima della serie della banda.

Vittima della baby gang questa volta è stato un 38enne: ad accerchiarlo e rapinarlo, portandogli via 55 euro, sono stati tre minorenni. Si tratta di due 16enni, un italiano e un marocchino, e un 17enne romeno, adesso accusati di rapina in concorso. L'uomo stava camminando in via Canova, all’altezza di via Cremona, quando è stato accerchiato dai tre ragazzi in bicicletta che con insistenza provavano a richiamare la sua attenzione. Poi è spuntato un cavatappi. Infine le minacce, la rapina e la fuga che però non è durata molto. Sempre grazie alla descrizione fornita dalla vittima i poliziotti si sono messi sulle tracce dei giovanissimi: uno di altezza media, capelli scuri e ricci di lunghezza media, giubbotto bianco con cappuccio e carnagione olivastra, un altro vestito di scuro e il terzo un metro e ottanta di altezza, abiti scuri, una tracolla di colore marrone tipo “Alviero Martini – Prima Classe” e capelli scuri e corti.

Sono stati rintracciati in via Vittorio Emanuele con una bici da donna, anche questa rubata e riconosciuta dalla proprietaria che proprio in quel momento passava di lì. Dentro la tracolla che uno di loro indossava sono stati trovati anche i documenti e lo smartphone appartenenti al primo giovane arrestato per la rapina al Ponte dei Leoni. "Ci siamo scambiati i vestiti per confondere la polizia" avrebbero dichiarato i ragazzini che adesso si trovano in carcere. Tutti studenti, con famiglie alle spalle.

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