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Cronaca

"Non uccidetelo: è innocuo": l'appello dell'Enpa

Tante telefonate di avvistamenti di serpenti, che però sarebbero innocui

Il centralino dell'Enpa di Monza è rovente. In queste ultime settimane sono numerose le chiamate alla sezione monzese dell'Ente nazionale protezione animale da parte di cittadini che incrociano serpenti e non sanno come comportarsi. Dopo una rapida descrizione i volontarid dell'Enpa rassicurano: nulla di pericoloso per le persone, si tratta di semplici esemplari di biacco, un rettile molto diffuso anche in Brianza. 

"Sono numerosissime le chiamate che stanno arrivando per avvistamenti di biacchi, in questo periodo sarà molto probabile vederli in giro, niente paura - rassicurano dal rifugio di via San Damiano -. Il biacco (Heirophis viridiflavus) è conosciuto anche come colubro verdegiallo o natrice dal collare, è una specie comune nel nostro territorio ed è del tutto innocuo. Anzi è molto utile all’ecosistema perché si nutre di roditori e insetti. Di solito ha una colorazione nera e gialla nella parte superiore (esistono esemplari anche del tutto neri, grigi o marroni, a seconda della zona geografica), mentre la parte superiore del ventre è color crema, gli esemplari più giovani, pur avendo testa gialla e nera, sono grigi o azzurri sul resto del corpo".

Il biacco è inserito nell'elenco delle specie salvaguardate dalla convenzione di Berna e dalla direttiva europea. Il comsiglio è quello di non disturbarlo e di aspettare che si allontani da solo.

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