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Martedì, 30 Aprile 2024
Centro sociale / Regina Pacis / Via Timavo

"Una Pasqua da dimenticare per chi vive vicino al centro sociale"

I residenti sono preoccupati: "Il prossimo sarà un ennesimo fine settimana di notti in bianco"

Una Pasqua da dimenticare per i residenti di via Timavo, a Monza. E quello che sta per avvicinarsi si preannuncia un altro weekend da “bollino rosso”. Sono esasperati gli inquilini delle palazzine che si affacciano sul centro sociale. Quello appena trascorso è stato per gli occupanti dell’ex deposito Atm - da quasi due anni diventato “casa” del Foa Boccaccio - un fine settimana di festa. Domenica, giorno di Pasqua, si è tenuto un concerto che è proseguito fino a tarda notte.

Puntuali le lamentele dei residenti che invocano un intervento delle istituzioni. Una situazione definita insostenibile da chi vive nei pressi del centro sociale e che, dopo una sera di Pasqua con il concerto sotto casa, hanno nuovamente denunciato il problema della convivenza impossibile con il centro sociale. Con la paura che, il prossimo, sarà un fine settimana di ulteriore notti in bianco. Al Foa, infatti, si svolgerà “La volpe e l’uva” un evento che l’anno scorso aveva richiamato tantissime persone, molte organizzate anche con i camper e la strada utilizzata spesso come vespasiano. Con eventi che si susseguiranno sia di giorno sia di sera.

“La domenica di Pasqua c'è stata l'ennesima festa indisturbata del centro sociale e il prossimo week ci sarà l'evento "la volpe e l'uva", dove l'anno scorso siamo stati invasi da camper e gente civile che faceva pipi per strada - scrive un residente alla redazione di MonzaToday -.  Stavolta c'è speranza che passi almeno qualche auto delle forze dell'ordine? Almeno durante il giorno. Nessuna critica nei confronti di poliziotti e carabinieri, ma la situazione sta diventando molto pesante”.

È dall’estate 2021 che l’ex deposito Atm, acquistato da un privato per essere riqualificato, è stato occupato dai militanti del centro sociale. Nell’ultimo anno la convivenza è diventata molto difficoltosa con segnalazioni pressoché settimanali dei residenti alla stampa e alle istituzioni. Con una sola richiesta: lo sgombero del centro sociale visto che, come disposto dal tribunale di Monza l'area non può essere sottoposta a sequestro preventivo. Nelle scorse settimane i residenti hanno anche chiesto un incontro con le istituzioni. “Ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposta – conclude -. Chiediamo di essere tutelati”.
 

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