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Martedì, 30 Aprile 2024
Centro sociale / Regina Pacis / Via Timavo

"L'arrivo all'alba delle camionette e poi la strada chiusa": il risveglio dei residenti di via Timavo

Il racconto dei residenti e il ringraziamento all'assessore Ambrogio Moccia

“Stavo dormendo quando, improvvisamente, ho sentito nella via un gran traffico. Mi sono svegliato di soprassalto, mi sono affacciato alla finestra e ho visto che c’erano le camionette della polizia”. Così inizia il racconto che un residente di via Timavo ha fatto a MonzaToday, nella giornata dello sgombero del centro sociale.

Alle 5.45 di martedì 1 agosto  gli agenti della questura di Monza sono entrati nello stabile che da 2 anni gli antagonisti avevano occupato e dove c’era solo una persona. “Per noi residenti è finito un incubo, anche se ci dispiace molto che per lo sgombero dell’area occupata sia stato necessario un nubifragio – prosegue  -. Un nubifragio che ha messo in ginocchio un’intera città, che ha scoperchiato un tetto in amianto esponendo a sostanze potenzialmente pericolose gli occupanti e i residenti”.

Residenti che in questi due anni non si sono mai fermati, continuando a inviare segnalazioni alle istituzioni per chiedere che l’area occupata venisse sgomberata e ogni fine settimana tempestavano di telefonate il centralino del 112. La convivenza non è mai stata facile. Soprattutto in questi ultimi 12 mesi. Numerose le segnalazioni giunte anche alla nostra redazione da parte di persone che vivono nelle palazzine attigue e che lamentavano, durante gli eventi del fine settimana, schiamazzi, musica a tutto volume, parcheggio selvaggio, strade usate come servizi igienici e poi rifiuti esposti senza il rispetto di giorni e orari.

“Non ci siamo mai arresi perché non era ammissibile vivere con l’illegalità proprio davanti alle finestre – prosegue -. Un grazie immenso all’assessore Ambrogio Moccia che fin da quando si è insediato si è dimostrato persona molto sensibile al nostro problema, rispondendo alle nostre istanze, incontrandoci e soprattutto venendo anche nelle nostre case per vedere di persona quello che noi denunciavamo. Un grazie anche alle altre istituzioni che fin da subito abbiamo pressato con le nostre segnalazione e foto che denunciavano una convivenza impossibile”. Questa mattina un risveglio con le sirene e le camionette della polizia di Stato, la strada chiusa per quasi tutta la giornata e questa sera fuori dal centro sociale un piccolo cumulo di oggetti probabilmente di proprietà degli occupanti.

“Non sappiamo come questa vicenda finirà – conclude -. Se, come già accaduto nel 2021, i militanti del centro sociale sgomberati dall’ex stadio di via Rosmini sono venuti direttamente ad occupare l’ex Tpm di via Timavo. Quello che ci ha sempre lasciato perplessi e increduli, e in alcuni momenti anche sconfortati, era come fosse possibile che l’illegalità venisse tollerata nella nostra città. Ma poi, dopo lo sconforto iniziale, c’era comunque la volontà di fare rispettare la legge e non ci siamo mai arresi”.

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