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Quel Comitato nato per dire no al centro profughi continua a lavorare per il bene del quartiere

A Vimercate il Comitato spontaneo di via Toti pensa al futuro e alle nuove iniziative per il bene del rione e dei residenti

Niente centro profughi all’interno dell’ex Esselunga di Vimercate. I residenti tirano un sospiro di sollievo e quel Comitato spontaneo di via Toti nato proprio per dire no al progetto di trasformare l’ex store (poi centro vaccinale) in un hub per accogliere i migranti prosegue nel suo lavoro per il bene del quartiere.

“Siamo felici di aver ottenuto questo importante risultato - spiegano -. Il nostro Comitato spontaneo è nato come un piccolo gruppo di residenti vicino all'area interessata ed è diventato per l’occasione un punto di riferimento per i cittadini che sostenevano la stessa causa. Rimaniamo comunque in attesa di vedere conclusa la trattativa, così come rassicurati dallo stesso sindaco e dal nuovo comunicato di Esselunga, in modo da essere più tranquilli e porre definitivamente la parola ‘fine’ a questa questione. Nulla è impossibile quando si lavora uniti e con buon senso ed è proprio quello che è successo a Vimercate. Il Comitato spontaneo di via Toti continuerà ad esistere per tutelare i cittadini del quartiere Sud”.

Un Comitato spontaneo la cui battaglia è stata portata avanti anche grazie al sostegno della consigliera di minoranza Cinzia Nebel (Vimercate e Buon Senso). “Alla notizia della possibile apertura di un centro accoglienza migranti nella ex Esselunga ci siamo subito attivati ascoltando e condividendo le preoccupazioni dei cittadini, soprattutto dei residenti del quartiere sud, adiacente alla struttura – si legge nella nota stampa della lista civica Vimercate e buon Senso -. Seppur consapevoli dell’emergenza in atto e sensibili alla tematica, ci è sembrato fin da subito che l’immobile, contrariamente a quanto richiesto dal Governo, si trovasse in zona ad alta densità abitativa, che non si sarebbe potuta garantire la necessaria sicurezza e che, strutturalmente, fosse inadeguato ad ospitare delle persone essendo carente di finestre e servizi sanitari".

Emergenza sì, ma non ogni soluzione proposta è adeguata ed in grado di garantire la dignità delle persone accolte. "Fin da subito è stato chiaro che il Sindaco e la maggioranza, avessero come principale preoccupazione la gestione del “dopo” senza porre l’impegno richiesto affinché fosse trovata una struttura più idonea allo scopo, nell’interesse sia delle famiglie vimercatesi che dei migranti”. Un progetto poi sfumato, ma la lista Civica Vimercate e Buon Senso non si ferma e lancia a Cereda e alla sua giunta una proposta: “reinserire nel nuovo regolamento delle Consulte anche la zona Sud, affinché i suoi residenti possano essere rappresentati. Tale zona era stata volutamente stralciata dal nuovo regolamento e proprio in sede di consiglio, la nostra rappresentante Cinzia Nebel, si era opposta con molta insistenza, senza risultati”.

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