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Cronaca

Che cosa sorgerà sulle ceneri dell’ex clinica abbandonata da 50 anni in Brianza

Presentato il progetto

Al posto dell’ex clinica abbandonata da oltre cinquant’anni arriverà un polo tecnologico. Il comune di Seregno - che aveva acquistato l’area - e Arexpo hanno sottoscritto un accordo per la predisposizione del progetto di riqualificazione dell’ex clinica Santa Maria con l’obiettivo di realizzare un Polo dell’Innovazione dove ospitare il nuovo ITS, aule, laboratori, spazi per piccole e medie imprese innovative, start-up, incubatori e fab-lab. L’accordo è stato siglato dal sindaco di Seregno Alberto Rossi e dall’amministratore delegato di Arexpo Igor De Biasio.

Dall’abbandono alla rinascita

Abbandonata da oltre 50 anni, la ex Clinica Santa Maria è al centro di un progetto di riqualificazione che riguarda un’area di 3.800 metri quadri. Dopo l’iter di acquisizione ora è il momento dell’avvio del cantiere di demolizione. Un intervento da cui sarà escluso però il corpo della preesistente cappella, che verrà riqualificata come spazio culturale ed espositivo. Il Polo dell’Innovazione sarà un centro formativo-tecnologico altamente innovativo dove troverà spazio il nuovo Its, aule, laboratori, spazi per piccole e medie imprese innovative, start-up, incubatori e laboratori di sperimentazione tecnologica condivisa (fab-lab).

“Quello che si intende andare a configurare è un nuovo spazio urbano caratterizzato da una importante presenza di verde e finalizzato all’incremento del confort urbano. La realizzazione sarà ispirata a criteri di sostenibilità ed efficientamento energetico. Dal punto di vista finanziario, il Comune di Seregno sosterrà i costi dell’intervento: già in corso di realizzazione, tuttavia, saranno acquisite manifestazioni di interesse non vincolanti da parte di operatori economici interessati a usufruire dei nuovi servizi: con questi, quindi, si instaureranno successive partnership” spiegano dal municipio.

Il polo dell’innovazione nell’ex clinica

Arexpo, in base all’accordo attuativo sottoscritto, si occuperà di individuare le modalità e le proposte del programma di intervento con la definizione di un cronoprogramma, la stesura del piano economico e finanziario oltre al supporto all’amministrazione comunale nell’iter procedurale. Il tempo di realizzazione del progetto, una volta ottenuto il finanziamento da Regione Lombardia nell’ambito del progetto AREST per l’attrattività e la competitività dei territori, è fissato in tre anni.

“Come amministrazione abbiamo raccolto una sfida importante e suggestiva – spiega il sindaco di Seregno Alberto Rossi -: acquisire una delle aree più a lungo abbandonate e dismesse del tessuto urbano e trasformarla in un’opportunità di crescita, sviluppo ed evoluzione della nostra città. Con questo respiro e questa aspirazione abbiamo scelto la collaborazione di un partner prestigioso come Arexpo, confidando che possa trasfondere anche sul nostro territorio la preziosa esperienza maturata in altri contesti urbani. I lavori di programmazione e progettazione sono partiti con un ritmo ed una velocità davvero importante: in alcune riunioni ho potuto vedere già molto ben delineate le linee progettuali di partenza di un progetto che, come pochi altri, ha la forza di cambiare in senso positivo il volto della nostra città e il ruolo della stessa nel più ampio contesto territoriale. Dei tanti percorsi progettuali che abbiamo avviato come Amministrazione, certamente questo è tra quelli di cui siamo più orgogliosi”.

“L’accordo con il Comune di Seregno rappresenta per Arexpo -afferma l’amministratore delegato Igor De Biasio- un ulteriore passo in avanti nella strategia di collaborazione con le istituzioni del nostro territorio iniziata con le collaborazioni con Pavia, Rho e Lainate. La riqualificazione di aree che, come la ex clinica Santa Maria di Seregno, hanno bisogno di trovare un nuovo orizzonte è certamente importante sia sul fronte economico che su quello sociale e Arexpo dopo il successo del progetto MIND sull’area che ha ospitato Expo 2015 conferma di essere a fianco di tutti i comuni e gli enti pubblici interessati in progetti territoriali strategici”.

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