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Le indagini / Limbiate

La gara di velocità tra auto e l'incendio, per la morte di Arnold in carcere un 23enne

Il giovane - allontanatosi subito dopo il sinistro e rintracciato - è accusato del reato di omicidio stradale

C'è un fermo per l'incidente stradale che nella notte di sabato 8 luglio ha causato la morte di Arnold Selishta a Limbiate. Il ragazzo è morto dopo essere stato soccorso, in condizioni disperate, dopo che il Land Rover su cui viaggiava insieme a due amici si è schiantato contro una rotonda in piazza Tobagi, ribaltandosi più volte prima di prendere fuoco. Subito dopo il sinistro erano iniziate le indagini dei carabinieri della compagnia di Desio, accorsi sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118, per far luce sulla dinamica e sulla cause dello schianto. 

Le auto quella sera in strada erano due: insieme al Land Rover c'era anche una Bmw M3 su cui viaggiavano altri amici che con i tre poco prima avevano trascorso la serata in un locale di Nova Milanese. E forse i ragazzi, che sfrecciavano a forte velocità secondo quanto rilevando dalle indagini, avevano improvvisato una gara di velocità tra auto. Poi finita in tragedia. Il 23enne accusato di essere l'autista della Land Rover era fuggito dal luogo del sinistro subito dopo lo schianto poi rintracciato e accompagnato nella caserma dei carabinieri di Limbiate per essere sentito. Per lui è stato disposto il fermo con l'accusa di omicidio stradale. 

L'incidente

A bordo dell'auto c'era Arnold insieme ad altri due amici di 18 e 23 anni che si sono salvati. Lui invece non ce l'ha fatta. Mentre i due amici sono riusciti a uscire dall'inferno di fuoco della fiamme e a lasciare l'abitacolo il ragazzo invece è stato estratto dai vigili del fuoco e le sue condizioni sono apparse fin da subito gravissime. Al momento dell'intervento dei soccorsi sul luogo dell'incidente non è stata trovata nessuna altra auto e sono state acquisite alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e i dati dei varchi di accesso alla città che potrebbero fornire elementi utili alle indagini coordinate dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Milano per stabilire eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti nell'incidente.  E ora un giovane è accusato di omicidio stradale.

Nella nottata di sabato dopo la chiamata alla centrale operativa dell'Azienda Regionale Emergenza e Urgenza, sul posto sono giunte tre ambulanze insieme all'automedica allertate in codice rosso, i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Desio che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica del tragico incidente. Il 22enne è stato accompagnato in codice rosso, in ambulanza, all'ospedale San Gerardo di Monza dove poco dopo purtroppo è deceduto. Meno gravi invece erano apparse fin da subito le condizioni degli altri due ragazzi di 18 e 23 anni, anche loro soccorsi e trasferiti in codice giallo e verde nei ospedali di Monza e di Milano Niguarda. 

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