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Cronaca

Ristoranti aperti la sera e sgravi su tasse, i ristoratori della Brianza in Regione

Il tavolo di confronto a Palazzo Lombardia della delegazione brianzola del movimento "La Brianza che non molla" con il governatore Attilio Fontana e dall'assessore regionale Guido Guidesi

Aprire i locali a sera - nel rispetto delle normative anti-covid e dei protocolli di sicurezza - ottenere sgravi fiscali per la detassazione dei contratti per il personale e una sospensione o diminuzione delle imposte comunali. Queste alcune delle richieste che martedì pomeriggio hanno presentato i rappresentanti della delegazione dei ristoratori brianzoli del movimento "La Brianza che non molla" che sono stati ricevuti a Palazzo Lombardia del governatore Attilio Fontana e dall'assessore regionale Guido Guidesi. 

“Un incontro cordiale e costruttivo dove gli imprenditori del settore bar, ristorazione e palestre hanno potuto raccontare le proprie difficoltà ed esprimere proposte per la ripartenza di questi importanti ambiti dell’economia lombarda" lo ha definito il consigliere regionale Alessandro Corbetta (Lega) e il Presidente della IV Commissione Attività Produttive Gianmarco Senna intervenuti a margine dell’incontro. A rappresentare l’associazione erano presenti gli imprenditori Aldo Rotunno, Mauro Meda, Eduardo Montefusco e Massimo Cesana.

“La prima richiesta, già fatta propria nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale, è quella di poter riaprire i locali fino alle ore 22, in modo da poter finalmente avere un po’ di ossigeno per il loro fatturato. La sola apertura a pranzo non consente infatti alle attività di ristorazione di sopravvivere”. “Sono gli stessi imprenditori – hanno spiegato i consiglieri regionali Corbetta e Senna – a chiedere precisi protocolli di sicurezza Covid per la somministrazione di bevande ed alimenti, a partire dalle distanze fra i clienti”.

“Altre proposte riguardano la possibilità di detassazione sui contratti del personale, una sospensione o diminuzione delle imposte comunali, oltre allo sblocco di alcuni fondi nazionali. Si è discusso inoltre della riproposizione di bandi regionali per l’adeguamento dei locali alle misure di sicurezza Covid, nonché dei ristori per le spese fisse sostenute anche durante la chiusura forzata, come le utenze o gli affitti”. “La preoccupazione per i dipendenti causata anche dai ritardi nell’erogazione della cassa integrazione, è stato uno dei punti focali dell’incontro”.

“La Lombardia – concludono Senna e Corbetta -  si è dimostrata ancora una volta sensibile e attenta alle esigenze delle imprese, che per quanto di competenza, verranno approfondite dalla Regione, mentre altre tematiche saranno sottoposte dalla Lombardia al nuovo Governo e, per quanto riguarda le imposte comunali, ad ANCI”.

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