Cade sul monte e muore: in azione anche le squadre di soccorso di Monza

Sono arrivate anche da Monza le squadre speciali Tas (topografia applicata al soccorso) in seguito alla tragedia accaduta nella giornata del 14 dicembre sul Monte Meregallo, nel Lecchese. 

Un uomo di 58 anni è stato infatti trovato morto sulla vetta lecchese dai soccorritori, intorno alle 18.30. Secondo quanto riferisce LeccoToday, l'escursionista era salito in quota insieme al suo cane e il mancato rientro ha fatto scattare l'allarme: Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza ha fatto decollare il mezzo aereo dalla base di Villa Guardia (Como), mentre da terra si sono mossi i venti tecnici del Soccorso alpino del Triangolo Lariano unitamente ai carabinieri e ai Vigili del fuoco, in campo con un mezzo Ucl (unità posto comando locale) piazzato a Valmadrera, le squadre del Nucleo Saf da Lecco, Como e Milano, la squadra Dedalo (ricerca tramite segnali cellulari), la squadra Saf (speleo-alpino-fluviale) per neve e ghiaccio e le squadre Tas (topografia applicata al soccorso) da Lecco e appunto da Monza.

Disturbatori in azione con il laser

Ad allertare tutti è stato l'amico a quattro zampe, che intorno alle 20 è stato incrociato mentre abbaiava nella zona del canalone Belasa: questo ha permesso ai soccorritori di individuare l’uomo nonostante il buio: il classe 1965 è precipitato per un centinaio di metri dalla cresta e giaceva in fondo al canale. È quindi stato attivato l’elisoccorso di Como. L’intervento è stato molto complesso: il medico ha constatato il decesso e il corpo è stato recuperato con il verricello, quindi le squadre hanno fatto rientro alla base poco prima delle 22.

“Durante le operazioni persone non identificate hanno disturbato lo scenario, utilizzando un puntatore laser: un comportamento inappropriato, che mette a rischio la sicurezza dell’equipaggio dell’elicottero e importuna i soccorritori e quindi da non mettere in atto”, spiega il Cnsas.